Miyamoto: la creatività di quest'industria è ancora immatura

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Shigeru Miyamoto
ha rilasciato oggi alcune interessanti dichiarazioni, nel corso delle quali ha parlato dell’E3 di Nintendo e della sua visione dell’industria videoludica: ha infatti discusso la scarsa originalità messa in mostra da alcune recenti correnti di pensiero, spiegando per quale motivo ritiene ancora immatura la creatività dei game designer.“Ogni anno, diverse compagnie si presentano all’E3 e Nintendo viene comparata ad altre, nella maggior parte dei casi Sony e Microsoft. Quest’anno, la maggior parte di ciò che hanno mostrato gli altri sviluppatori erano sparatutto sanguinosi che che erano ambientati in contesti violenti o, in un senso diverso, in mondi realistici e belli” ha preso a spiegare Miyamoto. “Dal momento che così tanti sviluppatori di software competono in questa categoria, sembra che la maggior parte dei titoli allo show fossero di quel tipo. In tali circostanze, Nintendo è sembrata davvero unica, ed è stata in grado di ricevere reazioni molto positive come ‘aveva dei software davvero differenti’ o ‘la compagnia offre dei giochi con i quali mi sento al sicuro’. Da un punto di vista della differenziazione rispetto alle altre compagnie, abbiamo avuto davvero un grande E3, quest’anno.”
Successivamente, Miyamoto ha poi dichiarato che gli piacerebbe poter lavorare ancora a lungo con il presidente Satoru Iwata – che come sappiamo ha attualmente qualche problema di salute, ed è stato rieletto pochi giorni fa nella sua carica – prima di inoltrarsi in una interessante riflessione sull’industria videoludica.“Penso che per noi sia importante imparare dai nostri precedessori, sia nel cinema che nelle altre industrie di media. […] Ad alcuni, è sembrato che all’E3 non ci fosse abbastanza varietà di software, perché molte persone hanno seguito la stessa direzione nella realizzazione dei loro giochi. Credo che questo riveli una immaturità creativa da parte nostra come autori, nell’industria videoludica. Hiroshi Yamauchi, ex presidente di Nintendo, diceva spesso che nel mercato dell’intrattenimento solo uno può essere forte, e tutti gli altri diventeranno deboli.””Con questa frase, non faceva riferimento all’arroganza del vincitore: lo menzionava per descrivere la natura di questo business, che tende a creare un singolo vincitore, dal momento che le persone ti danno il successo se crei qualcosa che non ha precedenti […] per sopravvvere in questa industria, capita spesso che tutti cerchino di seguire quanto fatto da ‘quello forte’. Il mio commento potrebbe essere maleinterpretato, ma nel campo dei contenuti digitali, credo che la nostra creatività non sia ancora matura” ha riflettuto Miyamoto
.“Nel mondo dei fumetti e dei film, ci sono persone che si sfidano per essere sempre più creativi di quanto fatto in precedenza, quando realizzano qualcosa. Credo che noi [developer, ndr] siamo ancora in un periodo di transizione, ed arriveremo in quella fase quando espanderemo ed arricchiremo la sostanza della nostra creatività. Se amministriamo Nintendo senza perdere di vista questa sfida, penso che potremmo creare del nuovo intrattenimento che domini l’industria. Inoltre, alcuni ritengono che sia onesto competere con gli altri nella stessa piattaforma hardware, ma è sempre difficile diventare quello forte tra così tante compagnie, e per Nintendo è più vantaggioso creare e proporre ai consumatori un framework originale che include nella sua struttura anche l’hardware. Ci piacerebbe sviluppare sempre qualcosa di unico senza abbandonare la forza della nostra compagnia. Vi chiedo tutto il vostro supporto” ha concluso Miyamoto-san.

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