Ormai vi siete abituati così tanto alla presenza di una mini-mappa sullo schermo che vi sentite disorientati quando non è presente? Va benissimo così, secondo gli autori dell'atteso Clair Obscur: Expedition 33.
Il gioco di ruolo a turni, che vuole omaggiare i grandi classici del genere dando una sua interpretazione (molto narrativa) a questo filone ruolistico, non avrà una mini-mappa e si mantiene convinto della sua scelta. Perché? Perché, secondo Sandfall Interactive, va proprio a braccetto con la spedizione dei protagonisti del gioco: se vi sentirete persi e non saprete bene dove andare, significa che sarete proprio come loro.
Scoprire il mondo, come fanno i protagonisti
Francois Meurisse, COO di Sandfall Interactive e producer del gioco, ha confermato durante la Game Developers Conference (GDC) ai microfoni di Eurogamer che Clair Obscur (lo trovate su Amazon) non includerà minimappa nei livelli esplorabili.
«Quando c'è una mini-mappa, finisci per dipenderne» ha ragionato. «Vogliamo che i giocatori scoprano il mondo esattamente come fa la spedizione protagonista. Non hanno una mappa perché ogni spedizione precedente è fallita. Quindi sì, a volte può essere difficile trovare la propria strada».
Per venire incontro ai feedback ricevuti durante le anteprime, in cui alcuni giocatori hanno lamentato difficoltà nell'orientamento, il team ha comunque deciso di implementare una bussola nella mappa di gioco, che vi farà sentire un po' meno "smarriti" di quanto potrebbe essere accaduto fino ai materiali di gioco mostrati e testati fino a ora.
Effettivamente, il ragionamento narrativo ha molto senso: Clair Obscur vi mette nelle vesti di un gruppo di avventurieri che decide di fermare una calamita (che fa comparire dei numeri nel cielo, spazzando via chi ha l'età corrispondente), prima che sia troppo tardi. Tutti quelli che hanno cercato di fermare la cosa prima di loro, però, non sono tornati.
Significa che, nel loro viaggio, effettivamente i protagonisti non sanno cosa lì attende, non sanno cosa troveranno e ancora meno sanno come orientarsi in un mondo ostile dove ritroveremo anche la world map classica dei giochi di ruolo a turni. Dovranno scoprire come trovare dei punti di riferimento e che mondo hanno attorno – e noi, in pratica, dovremo farlo con loro.
30 persone fanno... questo?!
Nel corso dell'intervista, è stato anche ribadito che – differenza dei suoi omologhi JRPG che offrono esperienze di 60-80 ore, Clair Obscur: Expedition 33 presenta dimensioni più contenute, pur mantenendo un'atmosfera epica e una forte vocazione narrativa, come avevamo visto anche nel nostro provato.
Il gioco è infatti realizzato da un team di sole 30 persone: «Le nuove tecnologie permettono a team più piccoli di realizzare grandi successi AA in 3D, mentre cinque o dieci anni fa non era davvero fattibile», ha evidenziato Meurisse, citando giochi come Hellblade, A Plague Tale e Mortal Shell come esempi di quanto sia possibile raggiungere oggi con risorse limitate.
Clair Obscur: Expedition 33 è atteso per il 24 aprile prossimo su PC, PS5 e Xbox Series X|S. Il gioco sarà anche incluso su Game Pass al day-one, anche se non si tratta di una partnership di esclusività: «la cosa più importante per noi è che la maggior parte delle persone che vorrebbero giocare al nostro titolo, o che vorrebbero conoscerlo, abbiano l'opportunità di farlo» ha infatti commentato l'autore.
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