Microsoft risponde alla decisione della Commissione Europea su Activision-Blizzard

La Commissione Europea ha annunciato di aver approvato l'acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft: ecco la replica della Casa di Redmond.

Immagine di Microsoft risponde alla decisione della Commissione Europea su Activision-Blizzard
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

L'accordo da 68,7 miliardi di dollari di Microsoft per l'acquisizione di Activision-Blizzard è stato approvato ieri dalle autorità di regolamentazione dell'UE

Vigilando per impedire che Xbox Game Pass (al quale vi potete su Amazon) possa diventare un elemento dominante, la CMA sembrava essere un ostacolo difficile da superare.

La Commissione Europea ha ora concluso che l'accordo può essere approvato grazie agli impegni di Microsoft relativi al cloud gaming.

L'UE ha rilevato che Microsoft «non avrebbe alcun incentivo a rifiutare di distribuire i giochi di Activision a Sony» e che anche se la compagnia decidesse di ritirare i giochi di Activision da PlayStation, ciò non danneggerebbe in modo la concorrenza nel mercato console. 

Ora, via comunicato stampa, è arrivata la replica ufficiale di Microsoft grazie al commento di Brad Smith, Vice Chair e Presidente della compagnia.

«La Commissione europea ha richiesto a Microsoft di concedere automaticamente la licenza dei titoli più popolari Activision Blizzard ai servizi di cloud gaming concorrenti. Questo provvedimento sarà applicato a livello globale e consentirà a milioni di utenti in tutto il mondo di giocare a questi titoli su qualsiasi dispositivo di loro scelta», ha spiegato Smith nella nota ufficiale della compagnia.

Ulteriori informazioni sugli impegni di Microsoft con Nintendo, Steam, NVIDIA, Boosteroid, Ubitus, EE e Nware e sull'acquisizione sono in ogni caso disponibili a partire da ora sul microsito dell'accordo.  

Nelle scorse settimane ricordiamo che l'ente UK aveva rallentato Microsoft con una reazione alle ultime proposte di Xbox, creando una serie di problemi all'acquisizione.

Vero anche che non era bastato neppure l'intervento di un avvocato che ha lavorato addirittura con la Royal Family per smuovere la situazione.

Del resto, è anche importante ricordare che gli analisti non avevano mai dato per morto l'affare, prevedendo che Xbox potesse trovare un modo per convincere i contrari.

Leggi altri articoli