Intervistato dalla testata MCV, il nuovo leader di Microsoft Studios, Matt Booty, ha parlato dei progetti futuri della compagnia, nello sviluppo di videogiochi dedicati a Windows e Xbox One.Secondo il dirigente, è altrettanto importante tenere vivi i single-player da venti o trenta ore, quanto tenere i fari puntati suoi giochi come servizi, che garantiscono un’esperienza più longeva e più incentrata sulla community.«Ci saranno sempre i giochi single-player con magari venti o trenta ora di gameplay, amiamo quel genere di videogiochi e troveranno sempre il loro spazio, ma appare anche chiaro che, con i fari puntati sul guardare, sugli streaming, sulle trasmissioni e gli esport, dobbiamo pensare anche alla longevità» ha spiegato Booty. Matt Booty«È davvero difficile per chiunque pensare di realizzare un gioco AAA di larga scala, in quest’epoca, senza avere già in mente un piano per i contenuti e i servizi che vada da uno a due anni dall’uscita del gioco. I giochi sono diventati molto più social, molto più mainstream, molto più popolari. Sappiamo che l’industria dei videogiochi sta crescendo, ma questo non toglie niente a quelli che chiamate “giochi cinematografici, single-player incentrati sulla narrativa”, ma ci rendiamo conto che i nostri giocatori sono sempre più interessati ai franchise persistenti community-driven. Credo ci sia un allineamento che molti dei trend che vediamo globalmente nell’industria dei videogiochi» ha aggiunto il dirigente.Una delle maggiori difficoltà nell’industria della produzione dei videogiochi, secondo Booty, è il fatto che si debba ragionare nel lungo termine, all’interno di un universo che può invertire completamente le sue tendenze anche nel giro di soli dodici mesi: «con i giochi che sono diventati grandi quanto lo sono oggi, e il passaggio ai giochi come servizi persistenti, è difficile svoltare rapidamente e provare a rincorrere i trend che potrebbero concretizzarsi anche solo nell’arco di un anno. Nell’ambito del business, un anno potrebbe essere un periodo di tempo esteso, ma per quanto riguarda lo sviluppo il tempo richiesto è di tre o quattro anni, quindi è su questi intervalli che dobbiamo ragionare. Dobbiamo fare le nostre scommesse strategiche a lungo termine, coordinare i nostri cicli di sviluppo e le cose che piacciono ai nostri giocatori. Questo, potrebbe portarci al successo.»
Le parole di Booty lasciano pensare che Microsoft, in futuro, porrà sempre più l’accento sui giochi come servizi, senza però rinunciare alle esperienze narrative in single-player. Condividete la loro scelta?Fonte: GamePur