Secondo quanto recentemente emerso dal Subcommittee on Investigations del Senato statunitense, sia Microsoft che HP riescono ad eludere miliardi di dollari di tasse con dei semplici movimenti di denaro e sotterfugi che non violano in alcun modo la legislazione statunitense, né quella degli altri Stati dove tali movimenti avvengono.Sulla base di quanto riportato, pare che attraverso una serie di transazioni con società di Puerto Rico, Irlanda, Singapore e Bermuda Microsoft sia riuscita a “risparmiare” in maniera assolutamente legale ben 6,5 miliardi di dollari di tasse. Espedienti simili sono stati utilizzati da HP, ma ovviamente con somme di denaro più contenute, seppur sempre consistenti e superiori al miliardo di dollari.I dirigenti delle società non hanno negato il fatto, e si sono limitati a sottolineare il completo rispetto della legge e la inattaccabilità delle operazioni condotte. Hanno altresì aggiunto che, qualora i vari Stati (USA compresi) lo ritenessero opportuno, le legislazioni possano essere cambiate.