Nelle scorse ore, i fan hanno potuto (purtroppo o per fortuna) mettersi di fronte alla franchezza di Nintendo, che senza nemmeno provare a girarci un po’ intorno ha dichiarato in mondovisione che i risultati dati dai lavori su Metroid Prime 4 per Nintendo Switch non erano all’altezza. Per questo motivo, la casa di Kyoto ha deciso di fare tabula rasa e ripartire da zero, affidando questa volta la lavorazione a Retro Studios – già autori dei tre episodi precedenti della saga.
Nintendo non ha voluto spiegare per quale motivo preciso i risultati fossero così deludenti ma, stando a quanto appreso dal collega Imran Khan della redazione di Game Informer, sarebbe tutto dovuto a un metodo di sviluppo sperimentale frammentato – che ha suddiviso la lavorazione del gioco non solo a più distaccamenti, ma anche a team dislocati in parti diverse del globo.
L’ambizioso metodo di lavoro per Metroid Prime 4
Secondo quanto apprendiamo dal giornalista, che conferma le voci di uno sviluppo affidato anche a Bandai Namco, Metroid Prime 4 era in lavorazione in parti diverse in Paesi diversi. In questo modo, ognuno doveva realizzare una parte, per poi farla rientrare alla base e mettere insieme il tutto per ottenere il prodotto finale. Come sappiamo ora, però, le cose non sono andate esattamente come sperato e Nintendo si è anzi convinta che questo metodo sperimentale non sia ciò di cui Metroid Prime 4 aveva bisogno. Per questo, si è deciso di tornare a qualcosa di più tradizionale.
Secondo il collega:
Ho sentito che il problema relativo a Metroid Prime 4 e al suo sviluppo è stato un processo di sviluppo ad-hoc intrapreso da Nintendo. Il gioco stava venendo realizzato in diverse parti in Paesi differenti. Alcuni studi assicuravano che tutto stava andando bene, mentre in altri le cose erano in fiamme. Tra le sue pareti, Nintendo si è convinta che questo gioco avesse bisogno di uno sviluppo tutto sotto lo stesso tetto, per poter essere realizzato come doveva.
Se quanto raccolto da Khan venisse confermato, quindi, potrebbe essere una pietra tombale importante su questo esperimento di Nintendo.
L’auto-candidatura di Retro Studios per Metroid Prime 4
C’è anche un altro interessante dettaglio tra quelli rivelati dal collega: a quanto appreso dalle sue fonti, infatti, Retro Studios si sarebbe auto-candidata per avere in affidamento lo sviluppo di Metroid Prime 4. La software house avrebbe inviato una demo a Nintendo, che ne sarebbe rimasta positivamente impressionata ed avrebbe di conseguenza deciso per il suo coinvolgimento nel progetto, in fase di vera e propria rivoluzione.
Come spiegato da Khan:
C’è una cosa interessante: Retro ha si è proposta per il suo coinvolgimento nel progetto e ha anche messo insieme una demo che Nintendo ha gradito.
Non possiamo che sperare che Retro Studios riesca ora a fare un buon lavoro, consegnando ai fan in attesa di Metroid Prime 4 il titolo di qualità che la loro pazienza indubbiamente merita. Mentre aspettiamo di scoprire qualcosa di più, avete già dato un’occhiata al punto della situazione Metroid Prime 4, a firma del nostro Paolo Sirio?
Fonte: MyNintendoNews