Manor Lords, il CEO sulla crisi dei videogiochi: «Non tutti i giochi devono diventare un boom»

Il CEO di Hooded Horse, autori di Manor Lords, ha condiviso la sua visione sullo stato attuale dell'industria dei videogiochi.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

L'industria dei videogiochi ha un problema ed è abbastanza evidente, perché laddove videogiochi come Manor Lords fanno il botto e consolidano delle realtà, la crisi dei licenziamenti è stata lunghissima e sembra inarrestabile.

Giusto qualche ora fa abbiamo riportato la notizia della chiusura dell'ennesimo studio di sviluppo, sempre ad opera di Embracer, a testimonianza di quanto sia problematico al momento vivere in questo settore.

Ma, dall'altro lato, ci sono videogiochi come Manor Lords che si impongono in maniera prepotente sul mercato grazie ad una qualità eccelsa che si dimostra fin da subito, ovvero dall'accesso anticipato.

Di questo ha parlato recentemente (tramite Games Industry) il CEO di Hooded Horse, Tim Bender, parlando anche dello stato attuale dell'industria.

Forte del fatto che Manor Lords ha venduto 200mila copie solo nell'ultimo mese, a seguito di oltre 2 milioni di copie nelle prime tre settimane dal lancio, Bender aveva risposto anche a delle affermazioni del CEO di Hinterland, Raphael van Lierop, che aveva lasciato intendere (specificando di essere stato frainteso) che il gestionale non fosse poi un così grande successo.

«Non tutti i giochi dovrebbero mirare a diventare qualcosa come un live-service con un boom o un flop», ha dichiarato Bender nel suo post su Linkedin.

Proprio questa corsa al successo è alla base della crisi, dice Bender:

«Questo è esattamente il tipo di crescita infinita e distorta/onere di aspettative/prospettiva che deve aumentare che causa così tanti problemi nell'industria dei giochi. [...] I giocatori sono felici, lo sviluppatore è felice e noi come editori siamo entusiasti oltre ogni immaginazione. Se vogliamo che questo settore trovi un percorso più sostenibile, dobbiamo abbandonare obiettivi come questi.»

Bender ha approfondito spiegando che il lancio di un gioco «non dovrebbe avviare un tapis roulant in continua accelerazione», in cui gli sviluppatori si ritrovano a dover gestire aspettative sempre più alte fino a rimetterci in salute fisica o mentale.

Questo è stato possibile anche all'accesso anticipato, una tecnica di vendita e manovra di ingresso sul mercato che ha permesso anche a Baldur's Gate 3 di potersi avvicinare all'uscita con una certa serenità economica, trovando il successo.

L'accesso anticipato non è la soluzione ideale per tutti, ovviamente, come CD Projekt Red che ha dichiarato che non avrebbe potuto mai lanciare Cyberpunk 2077 in questo modo.

Per Manor Lords ha funzionato, ovviamente, e potete scoprirlo anche grazie a Game Pass abbonandovi tramite Amazon al miglior prezzo.

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