'Mangerei pezzi di vetro pur di non fare Spec Ops: The Line 2'

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a cura di Paolo Sirio

Generalmente, siamo circondati da post-mortem affascinanti ed entusiastici, come nel caso di Mario + Rabbids: Kingdom Battle
della divisione italiana di Ubisoft. Ma non sempre le cose vanno per il meglio nel mondo dello sviluppo videoludico, e c’è qualcuno che proprio non vorrebbe ripetere l’esperienza.È questo il caso del team dietro Spec Ops: The Line , Yager Entertainment (lo stesso studio della prima, colorata visione di Dead Island 2, poi cancellata), che per bocca dello sceneggiatore Walt Williams (ora impegnato su Star Wars Battlefront II) ha espresso il proprio totale disinteresse nei confronti di un seguito.Secondo Williams, il processo di sviluppo è stato “brutale e doloroso, e tutti quelli che ci hanno lavorato mangerebbero pezzi di vetro pur di non farne un altro”. Il writer ha aggiunto che il capitolo originale “inoltre, non ha venduto bene”.

Non sembra ci siano troppe possibilità, dunque, per quanto riguarda l’arrivo di un secondo capitolo della serie Spec Ops: The Line. Che a ben vedere, a questo punto, non diventerà affatto una serie.Il titolo, ispirato a Cuore di Tenebra e basato su una visione psicologica molto cruda della guerra, aveva visto introdurre una modalità multiplayer non voluta da Yager ma fortemente spinta dal publisher 2K Games – era più o meno lo stesso periodo in cui venivano il multigiocatore veniva presentato a forza un po’ dovunque, persino in BioShock 2.Un’operazione che il lead designer definì al tempo “uno spreco di soldi”, oltre che, utilizzando parole piuttosto forti, un “cancro” che minò fortemente le possibilità di successo del gioco.Se volete saperne di più, vi rimandiamo alla nostra recensione di Spec Ops: The Line.Fonte: VideoGamer.com

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