C'è ancora un forte mistero dietro a Lollipop Chainsaw RePOP, il rifacimento del controverso hack-and-slash uscito nel 2012 e diventato ormai un gioco di culto, ma ciò che adesso sappiamo è che... non sarà più un remake.
Yoshimi Yasuda ha annunciato che la nuova edizione dell'action game realizzato con una collaborazione tra Suda51, mente dietro folli saghe come No More Heroes (trovate il terzo capitolo su Amazon), e l'altrettanto geniale regista James Gunn verrà a tutti gli effetti ridimensionato, dato che non sarà più ricreato da zero ma sarà un'edizione Remaster.
La gestione del ritorno di Lollipop Chainsaw è stata fino a questo momento particolarmente discutibile: non solo non abbiamo visto praticamente nulla dopo più di un anno dall'annuncio, ma era emersa perfino l'ipotesi di possibili censure.
Un ridimensionamento del progetto appare dunque decisamente comprensibile, ma la parte più sorprendente è che, come riportato da Gematsu, trasformare Lollipop Chainsaw RePOP non sarebbe stata dettata dai costi di sviluppo... ma da una presunta volontà della community. Almeno, secondo quanto sostiene lo stesso Yasuda:
«Abbiamo cambiato il game design di RePOP da Remake a Remaster, in base alle vostre richieste!»
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Inutile sottolineare che la community pare essere rimasta decisamente confusa da questa affermazione: è plausibile immaginare infatti che nessuno avrebbe rifiutato un remake studiato appositamente per l'attuale generazione di console.
Forse — ed è un Forse con la F maiuscola — ciò che intendeva Yasuda era che una rimasterizzazione permetterà alla community di avere accesso allo stesso identico gioco di una volta, senza dover così temere eventuali modifiche o censure.
Resta comunque una decisione molto controversa, così come non si può non criticare una comunicazione che lascerebbe intendere una preferenza dei fan per l'acquisto di remaster ai remake, ma in assenza di ulteriori informazioni ufficiali ciò che possiamo fare al momento è solo speculare su cosa intendesse dire davvero.
In ogni caso, possiamo solo augurarci di poterne sapere di più su questo progetto, che nel frattempo è stato pure rimandato al 2024.