Lo studio che ha co-prodotto Halo e Call of Duty è stato venduto

Certain Affinity, studio di sviluppo noto per la co-produzione di Call of Duty e Halo, è stato acquisito in un momento difficile per l'industria.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Keywords Studios, azienda irlandese specializzata in servizi per l'industria dei videogiochi, ha acquisito Certain Affinity, studio di sviluppo noto per la co-produzione di titoli come Call of Duty e Halo.

L'annuncio è stato dato dalle due società, senza rivelare i dettagli finanziari dell'operazione (via GameSpot).

L'acquisizione rafforza ulteriormente la posizione di Keywords Studios nel settore, aggiungendo ai suoi oltre 50 studi di proprietà un team di sviluppo con esperienza su franchise di alto profilo.

Certain Affinity, fondata nel 2006 da ex dipendenti di Bungie, manterrà il CEO Max Hoberman e il presidente Paul Sams alla guida.

Bertrand Bodson, CEO di Keywords, ha espresso "enorme rispetto" per Certain Affinity.

Da parte sua, Hoberman si è detto entusiasta della vendita, sottolineando come offra «stabilità e una casa di supporto» ai oltre 180 dipendenti dello studio «in questo momento molto difficile del mercato».

L'operazione avviene in un contesto di criticità per il settore, segnato da numerosi licenziamenti di massa.

L'ex capo di PlayStation Shawn Layden ha recentemente invocato un "reset totale" dei modelli di business, avvertendo che lo stato attuale dell'industria potrebbe rappresentare una "condanna a morte".

Keywords ha dichiarato di essere entusiasta del futuro di Certain Affinity, che include una «solida pipeline di progetti di alta qualità».

Tra questi spicca Exodus, un gioco co-sviluppato con Archetype Entertainment che vedrà la partecipazione del premio Oscar Matthew McConaughey.

Nonostante la sua prima significativa ondata di licenziamenti in quasi 20 anni di attività, avvenuta nel marzo 2024 e che ha coinvolto circa 25 dipendenti, Certain Affinity sembra ora poter contare su basi più solide per affrontare le sfide future del mercato videoludico.

Parlando delle difficoltà del settore, dopo lo sciopero partito dalle divisioni francesi, anche Ubisoft Milan si unisce alla manifestazione con il supporto di Fiom Cgil.

Anche DON'T NOD è in difficoltà, con ricavi in calo e licenziamenti in arrivo: leggi i dettagli.

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