Lo storico Piranha Bytes è l'ennesima vittima di Embracer

Il giro di vite di Embracer ha colpito anche Piranha Bytes, leggendario studio di sviluppo i cui membri si sono riversati in un nuovo team.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Con la nuova settimana arrivano le nuove, inevitabili notizie sui licenziamenti: stavolta parliamo di Piranha Bytes, autori di Gothic e Risen, il cui studio è stato chiuso per colpa di Embracer.

Proprio come per Tango Gameworks, autori di Hi-Fi Rush che trovate su Amazon, la storia dei videogiochi deve dire addio ad un altro team di sviluppo.

Come riporta Eurogamer, lo studio tedesco di proprietà di Embracer dietro le serie Gothic, Risen ed ELEX, avrebbe chiuso i battenti.

La comunicazione relativa alla perdita dei posti di lavoro di Piranha Bytes è stata condivisa per la prima volta alla fine dello scorso anno, con una situazione conseguente che è stata raccontata come "difficile".

All'epoca la possibilità della chiusura era, appunto, solo una possibilità, ma la conferma è arrivata tramite un report del sito tedesco GameStar.

Piranha Bytes avrebbe chiuso formalmente i battenti alla fine dello scorso giugno, con i loro responsabili che stanno fondando uno studio indipendente.

Lo studio si chiama Pithead Studio, ed è stato fondato da Björn Pankratz e Jennifer Pankratz del fu-Piranha Bytes.

«Abbiamo fondato un nuovo studio giovedì scorso chiamato Pithead Studio», hanno dichiarato i portavoce. Ovviamente non sappiamo a che tipo di giochi lavoreranno ma, a questo punto, non possiamo che fare un grande in bocca al lupo ai due ex-sviluppatori per il futuro della loro carriera.

Il disastro di Embracer sembra non avere fine, con dei numeri impressionanti che sono stati condivisi qualche mese fa a seguito della grande ondata di licenziamenti avviata dal massiccio gruppo.

Di recente vi abbiamo riportato anche la notizia di uno studio che è stato terminato ancora prima di poter lanciare il loro primo progetto, mentre anche il team dell'ottimo Tales of Kenzera: Zau ha dovuto fare un giro di vite con l'inevitabile ondata di licenziamenti avviati di recente.

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