Nel 2021 Six Days in Fallujah ha decisamente fatto parlare di sé, e mostrandosi come uno degli sparatutto bellici più controversi che il mercato potesse accogliere.
Ben lontano da giochi di successo come Modern Warfare 2 (che trovate su Amazon a prezzo davvero notevole) il gioco in questione è stato tacciato di essere fin troppo realistico.
Six Days in Fallujah ha infatti fatto molto discutere (purtroppo, per i motivi sbagliati), specie per via del fatto che lo sparatutto è basato su fatti storici realmente accaduti, replicando le orribili pratiche sofferte dai civili nella serie di sconti a fuoco nell’omonima città dell’Iraq.
Ora, dopo essere sparito per molti mesi, il gioco è tornato a mostrarsi con due video di una versione pre-alpha, come riportato anche da DSO Gaming.
Dal punto di vista grafico, quest'ultimo segmento di gioco non è particolarmente impressionante, oltre al fatto che è possibile notare alcuni problemi con alcune animazioni.
Trovate i due filmati poco più in basso, della durata di una manciata di minuti ciascuno, in modo da potervi fare un'idea voi stessi delle potenzialità del titolo.
La storia vera di Fallujah viene tristemente ricordata per l’assedio della città da parte dei marines americani nel 2004, dopo che quattro dipendenti della compagnia di sicurezza Blackwater furono barbaramente uccisi.
Six Days in Fallujah sarà caratterizzato da una tecnologia chiamata Procedural Architecture, in grado di rimodellare il campo di battaglia a ogni partita (la quale non sarà mai identica alla precedente).
Il gioco era stato annunciato originariamente nel 2009. Tuttavia, complici anche le aspre polemiche, lo sparatutto è successivamente scomparso dai radar, saltando anche l'eventuale release nel 2022. Victura e Highwire Games hanno infatti deciso di ritardare il gioco fino a data da destinarsi.