Ci sono dei casi in cui gli sviluppatori non sono abituati alle luci delle ribalta e, per questo motivo, annunciano i loro giochi quasi timidamente, tremolanti: fu il caso di Martin Sahlin, papà di Unravel. Non è invece sicuramente il caso, per rimanere in casa EA, di Josef Fares, autore di Brothers: A Tale of Two Sons e dell’atteso gioco co-op A Way Out.Apparso sul palco per presentare proprio il nuovo video del suo gioco, Fares è stato un vero e proprio fiume in piena, al punto che Keighley è riuscito a stento ad arginarlo. Viste le polemiche che circondano EA, e visto che il gioco è pubblicato proprio da EA, l’autore ci ha tenuto a precisare che «certo che chi gioca in co-op può unirsi gratis alla partita, il mio gioco non ha niente a che vedere con tutta quella mer*a su EA che sta succedendo, con quella roba lì delle lootbox» ha risposto subito. Dopo aver dichiarato il suo amore per i The Game Awards dicendo che «Premi Oscari, vi potete fott*re», Fares si è lanciato in una filippica contro chi pensa che siccome A Way Out sarà un gioco EA potrebbero esserci brutte sorprese: «EA si sta comportando benissimo con me, devo essere onesto con voi, è bello odiare EA e bla bla bla, ma a me non me ne frega proprio un ca*zo. Quello che voglio dire è questo: tutti i publisher fanno delle stron*ate ogni tanto, ecco come vanno le cose: hanno fatto una stron*ata. Ma loro mi trattano davvero bene e avrò il 100% delle entrate per il gioco che sto realizzando!»Vi assicuriamo che le parole non rendono bene l’idea dell’entusiasmo verboso di Fares e, contemporaneamente, dell’imbarazzo del povero Geoff Keighley a far rientrare lo sviluppatore nei tempi concessi dallo show. Potete quindi gustarvi il suo intervento direttamente in video qui sotto.