Un nuovo studio ha previsto l'andamento dell'industria dei videogiochi nel corso del 2022 e suggerisce un calo su base annua dopo un forte periodo di crescita.
Secondo Ampere Analysis (via Eurogamer.net), la vendita di giochi, console e servizi di abbonamento ha contribuito a un enorme totale di 191 miliardi di dollari nel 2021, che scenderà leggermente toccando i 188 miliardi di dollari quest'anno.
Ciò fa seguito a una crescita straordinaria durante le prime fasi della pandemia, con un balzo della spesa particolarmente evidente dal 2020 in poi.
Le ragioni di questo calo variano a seconda della piattaforma di gioco, con problemi di scorte che continuano a bloccare la disponibilità di hardware per console e PC.
Ampere rileva anche un calo dei giochi per PC nei principali mercati asiatici, dovuto alla chiusura degli internet café a seguito della pandemia, alle modifiche della privacy sui dispositivi mobili che hanno un impatto sull'acquisizione degli utenti e al generale ritiro del supporto da parte delle aziende occidentali per il mercato russo in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte del Paese.
Lo studio rileva come i videogiochi non siano immuni dall'impatto più ampio dell'inflazione e della crisi del costo della vita, come alcuni hanno suggerito.
Tuttavia, sembra il settore si riprenderà nel 2023, quando la carenza di componenti si stabilizzerà, i giochi in ritardo verranno finalmente rilasciati e nuovi mercati continueranno ad abbracciare i videogiochi.
«Dopo due anni di grande espansione, il mercato dei videogiochi è destinato a restituire un po' di quella crescita nel 2022, poiché molteplici fattori si combinano per minare le prestazioni», ha dichiarato Piers Harding Rolls, direttore della ricerca e analista di lunga data del mercato dei videogiochi.
«Nonostante ciò, l'anno si concluderà ben al di sopra della performance pre-pandemia e le prospettive per il settore nel suo complesso rimangono positive, con un ritorno della crescita nel 2023», ha concluso.
Restando in tema, l'Hardware Analyst Brad Kynch ha reso noto a giugno che la produzione di componenti sarebbe finalmente tornata a pieno regime e che quindi l'incubo scorte starebbe per finire.
Vero anche che le console di ultima generazione continueranno a essere difficili da acquistare per tutto il 2022, come recentemente confermato anche da Xbox.