L'industria dei videogiochi non vuole abbandonare i giochi fisici

L'ottima analisi di Christopher Dring su Game Business racconta lo stato dei videogiochi, tra mercato fisico e digitale.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

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Il futuro del mercato dei videogiochi cambierà molto in fretta, e questo è un dato di fatto, ma sembra che il passaggio al digital delivery totale sia ancora più lento del previsto, stando alle ultime analisi del mercato dei videogiochi in copia fisica.

Ci sono dati molto interessanti nel lungo report del giornalista Christopher Dring sulla sua newsletter Game Business, che ho analizzato e riassunto per voi nei passaggi salienti.

Mentre la filiera del retail continua a soffrire, con chiusure di negozi e riorganizzazioni aziendali come quella di GAME nel Regno Unito, sembra che il mercato fisico mantenga un ruolo cruciale nell'ecosistema generale.

La transizione al digitale procede a velocità diverse a seconda delle piattaforme e dei generi, con Nintendo Switch che resta ancorata alle cartucce fisiche e PlayStation che vede una migrazione più rapida verso i download.

Vediamo le statistiche, che non raccontano comunque un quadro positivo per i videogiochi in formato fisico.

Nel 2024 le vendite di giochi fisici sono crollate del 26% in unità e del 35% in ricavi nel Regno Unito, con un calo del 22% in tutta Europa. Il primo trimestre del 2025 ha visto un'ulteriore flessione del 30% nel mercato britannico.

Tuttavia il fenomeno non sembra legato a uno spostamento verso il digitale, quanto al ciclo di vita delle console e alla tipologia di titoli pubblicati.

Nintendo Switch, la piattaforma che domina il mercato fisico con circa l'80% dei suoi giochi ancora venduti in formato cartuccia in Europa, ha vissuto un 2024 relativamente tranquillo, con ben 1,8 milioni di copie fisiche in meno vendute solo nel Regno Unito.

Questa contrazione ha pesato più della somma dei cali registrati su PlayStation e Xbox messi insieme, dimostrando come il destino del mercato fisico sia ancora strettamente legato alle performance della casa di Kyoto. Anche se, con le sue politiche per Nintendo Switch 2 riguardo i giochi digitali, l'azienda sembra andare in una direzione diversa.

La tendenza al digitale varia significativamente in base al genere videoludico. I giochi con una forte componente online come Warhammer 40,000: Space Marine 2 e Helldivers 2 hanno registrato rispettivamente l'80% e il 90% delle vendite in formato digitale. Di contro, i titoli narrativi single-player e quelli familiari mantengono una forte presenza fisica: Astro Bot su PlayStation 5 ha visto il 55% delle vendite britanniche e quasi il 60% di quelle europee avvenire in formato scatolato.

Il calo del fisico, quindi, riflette più il calendario delle uscite che un abbandono di massa delle copie tangibili. Il 2023, ricco di blockbuster single-player come Hogwarts Legacy (45% fisico), Assassin's Creed Mirage (49% fisico) e persino Marvel's Spider-Man 2 (54% fisico, inclusi i bundle con console), ha sostenuto il mercato retail ben più del 2024, caratterizzato da una prevalenza di titoli online più orientati al digitale.

Quello che cambia, secondo l'analisi di Dring, è il modo in cui i videogiochi vendono distribuiti. Non che sia una novità in generale, ma l'80% delle vendite fisiche nel Regno Unito avviene ormai tramite rivenditori online, segnando il tramonto dei negozi fisici tradizionali.

La catena GAME, un tempo colosso influente del settore che aveva già smesso di ordinare videogiochi in copia fisica se non su richiesta, chiuderà presto il suo quartier generale e il magazzino per trasferirsi negli uffici della sua società madre. Più volte vi abbiamo raccontato di altre catene in chiusura totale, per esempio.

Nonostante questa ritirata generale, il prodotto fisico mantiene la sua rilevanza. Per Nintendo, la fisicità resta un elemento quasi identitario, anche se la decisione di rendere le versioni digitali di Switch 2 più economiche delle controparti fisiche potrebbe segnalare un tentativo di accelerare la transizione verso il download, sottolineato anche dai commercianti proprio come un segnale negativo.

I prossimi anni, o forse anche mesi, saranno cruciali per i videogiochi in formato fisico anche per via delle misure commerciali adottate da Donald Trump, che potrebbero dare un duro colpo a tutta la filiera.

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2 Commenti

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Piccolo esempio dell'importanza del formato scatolato, per i giochi con musica su licenza che poi viene rimossa quando questa scade, tipo gta 4 su ps3. Posso installarlo senza aggiornamenti inutili e godere delle radio originali😁
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Preferirò sempre un gioco fisico rispetto al digitale, sia perché a me piace collezionare i giochi che amo (viva dare soldi agli orchi russi tramite Atomic Heart 😹), sia perché non sono molto contento della piega che sta prendendo l'industria sul possedere un gioco! Non sarò il proprietario dell'IP, ma ho sicuramente contribuito a renderla ciò che è e quindi merito rispetto per i soldi che ho speso!
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Piccolo esempio dell'importanza del formato scatolato, per i giochi con musica su licenza che poi viene rimossa quando questa scade, tipo gta 4 su ps3. Posso installarlo senza aggiornamenti inutili e godere delle radio originali😁
Vero, che infami su PS3. Lo presi digitale PRIMA dell'aggiornamento "rimuovi-canzoni", e loro mi hanno cambiato lo stesso l'installer. E io li ho fregati comprando la Complete Edition fisica, che poi tanto in digitale mancavano le stazioni radio tipo Vice City FM, tiè. Uscì comunque un aggiornamento nel 2014 (per togliere GameSpy) ma nulla che cambiasse le musiche.
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