Lo sviluppatore di Life Is Strange, Don't Nod, è accusato di aver tratto parti della storia di un capitolo della serie dall'omicidio reale di Sunday Blombergh.
Il primo capitolo è riuscito ai tempi sin da subito a fare breccia nel cuore dei giocatori di tutto il mondo (lo trovate tra l'altro su Amazon a prezzo davvero ridicolo).
Nel 2017, Square Enix pubblicò invece Life is Strange Before the Storm, un prequel composto da tre episodi ambientato cronologicamente tre anni prima degli eventi del primo capitolo.
Ora, come riportato anche da PlayStation Lifestyle, sembra proprio che un particolare dettaglio del gioco sia stato preso di peso da una storia vera, senza consenso alcuno.
Sebbene non sia insolito per gli sviluppatori di giochi cercare ispirazione dalla vita reale, la famiglia di Blombergh ha dichiarato a Kotaku che il personaggio di Rachel Amber e il suo manifesto di sparizione nel gioco sarebbero stati entrambi copiati, con solo alcune piccole modifiche.
Nel 2010, la ventottenne Sunday è stata uccisa dai suoceri, presumibilmente perché volevano la custodia della figlia Isabella, allora di 7 anni.
Nel 2020, l'ormai adulta Isabella ha pubblicato due video su TikTok in cui affermava che «tutto ciò che riguarda Rachel, fino al modo in cui è morta» assomiglia in maniera fin troppo sospetta alla storia di sua madre.
In effetti, gli utenti di Reddit hanno trovato delle inquietanti somiglianze tra i due casi: i manifesti di scomparsa sono disposti nello stesso modo, sono scomparsi lo stesso giorno nel gioco e nella vita reale (22 aprile) e le loro caratteristiche fisiche descritte erano le stesse.
Come Sunday Blombergh, anche Rachel di Life Is Strange è stata uccisa prima del suo trasferimento. Inoltre, Rachel aveva un tatuaggio di un drago sul polpaccio e una stella sul polso. Sunday aveva anch'essa un tatuaggio di un drago sul polpaccio e una stella su entrambi i polsi.
Ma non è tutto: il manifesto del gioco chiede ai lettori di chiamare il numero (555) 388-6020 per avere informazioni su Rachel, che è lo stesso numero, senza prefisso, dello sceriffo della contea di Blombergh all'epoca.
Don't Nod ha al momento rifiutato di commentare la notizia, affermando di non poter affrontare la questione senza il consenso del proprietario della IP, ossia Square Enix.
Se volete saperne di più su LiS, recuperate la nostra recensione di Life is Strange Arcadia Bay Collection per Nintendo Switch.