L'ennesimo emulatore Switch ucciso da Nintendo cerca di tornare "in vita"

Pare che alcuni sviluppatori vogliano rendere nuovamente attivo l'emulatore Ryujinx, dopo che Nintendo era intervenuta per fermarne i lavori.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Prosegue ancora una volta la consueta caccia agli emulatori Switch inaugurata da Nintendo qualche tempo fa: ogni volta che la casa di Kyoto riesce a cancellarne uno, arrivano numerosi cloni pronti a prenderne il posto.

Una politica che è diventata sempre più aggressiva dopo che i videogiochi della grande N hanno iniziato a trapelare in rete con netto anticipo: lo stesso destino è toccato perfino al nuovo capitolo di Mario & Luigi, per il quale c'è già un enorme rischio spoiler.

La politica di Nintendo è apparsa fin da subito chiara: i suoi videogiochi devono essere giocati solo su console originali (che trovate scontate su Amazon), a prescindere dalle motivazioni e dal fatto che sia stata acquistata o meno una copia originale.

L'ultimo emulatore ad essere stato "ucciso" è stato Ryujinx, dopo che alcuni sviluppatori hanno svelato un misterioso accordo tra Nintendo e il suo creatore, anche se non è chiaro di cosa si trattasse nello specifico.

Ma pare che il suo destino non sia ancora del tutto segnato: come segnalato da Overkill, nelle ultime ore sono stati avvistati aggiornamenti sospetti su GitHub che ne anticiperebbero un possibile ritorno sotto forma di fork.

Pare infatti che un nuovo team di sviluppo abbia deciso di portare avanti i lavori sul suo codice sorgente: tecnicamente parlando non è arrivato alcun DMCA da parte di Nintendo sul progetto originale, ma solo un accordo i cui dettagli non sono mai stati resi pubblici.

Di conseguenza, a differenza di quanto accaduto con altri emulatori, se Nintendo vorrà davvero fermarne lo sviluppo, dovrà intervenire manualmente con i consueti Cease & Desist invece di poter avviare operazioni automatiche che portarono allo stop di 8500 applicazioni in un colpo solo.

Per ovvi motivi, su questo articolo non troverete né il nome del progetto né alcun nuovo link per effettuare il download: vedremo quali saranno le prossime mosse di questa "guerra" avviata da Nintendo.

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