L'autore di Metaphor: ReFantazio è già al lavoro su un nuovo gioco

Katsura Hashino, director di Metaphor: ReFantazio, non ha intenzione di fermarsi e ha confermato di essere già al lavoro sul suo prossimo videogioco.

Immagine di L'autore di Metaphor: ReFantazio è già al lavoro su un nuovo gioco
Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Atlus si è dimostrata ancora una volta una certezza con il suo ultimo JRPG Metaphor: ReFantazio, già diventato prepotentemente uno dei potenziali candidati al GOTY 2024.

Sebbene abbia giovato dalle somiglianze con serie come Persona, il team di sviluppo si è presa un grande rischio nel progettare una nuova IP così ambiziosa, ma che è già stato ampiamente ripagato.

Non solo Metaphor ReFantazio (che trovate su Amazon) ha ricevuto recensioni entusiasmanti da tutto il mondo, ma Atlus ha anche confermato che la sua ultima fatica è già diventata un grande successo, forse addirittura il migliore di sempre.

Ci si aspetterebbe dunque un comprensibile periodo di riposo per il director Katsura Hashino, tra gli artefici di questo piccolo grande miracolo, ma l'autore ha già svelato di non avere alcuna intenzione di fermarsi.

In un'intervista rilasciata a Famitsu (via Twisted Voxel), l'autore ha infatti svelato non solo di non volersi prendere pause, ma di essere addirittura già al lavoro sul suo prossimo videogioco.

Hashino spiega che la sua priorità è sempre stata quella di pensare a ciò che potrebbe rendere felice il pubblico, a patto che ovviamente tale desiderio faccia contenta anche la sua compagnia, ovvero Atlus.

Il director spiega di aver sempre lavorato in questo modo, spiegando che con Metaphor ReFantazio ha realizzato esattamente ciò che voleva: adesso sta ai giocatori scegliere se hanno apprezzato o meno i suoi sforzi.

Ma a giudicare dalle prime reazioni di pubblico e critica, ci sembra davvero scontato dare una risposta: speriamo solo che Katsura Hashino e il suo team non si sforzino troppo e riescano a godersi i frutti del loro lavoro.

Il director ha recentemente lanciato una stoccata anche nei confronti di moltissimi videogiochi moderni, spiegando di non essere affatto interessato a quei prodotti che sembrano essere stati progettati «nella sala riunioni di qualche CEO». E chi vi scrive non se la sente affatto di dargli torto, in tutta franchezza.

Leggi altri articoli