Uno dei videogiochi più sorprendenti di questo 2024 è stato sicuramente Balatro, il "poker roguelike" sviluppato da Localthunk e così apprezzato da pubblico e critica da essere addirittura candidato al GOTY.
Nell'ultimo show condotto da Geoff Keighley è stato anche il secondo gioco ad aver accumulato più premi, a pari merito con Metaphor: ReFantazio e dietro soltanto al vincitore Astro Bot.
Adesso che Balatro è a tutti gli effetti un nome conosciuto anche dal grande pubblico e non più solo una "piccola" perla indie, Localthunk ha deciso di sfruttare la sua nuova popolarità per lanciare un attacco ad alcune controverse valutazioni del PEGI.
Una polemica che risale in realtà già al periodo di lancio: ricordiamo che l'ente di classificazione europeo decise infatti di cambiare improvvisamente idea su Balatro dopo il lancio, che dal 3+ iniziale è stato vietato ai minori per via delle sue somiglianze alla controparte reale del poker.
Decisione che potrebbe anche essere comprensibile, ma secondo il suo autore il PEGI sta adottando "due pesi e due misure" con giochi molto più popolari.
L'esempio portato da Localthunk è EA Sports FC 25 (che trovate su Amazon), valutato 3+ — quindi adatto a tutti, proprio come Balatro al lancio — ma che basa gran parte del suo successo sulle microtransazioni e l'elemento di casualità delle bustine di Ultimate Team, spesso paragonate alle lootbox.
L'autore di Balatro ha dunque commentato sul proprio profilo social, tra lo scherzoso e il serio, che forse dovrebbe iniziare anche lui a introdurre queste meccaniche, visto che tanto è ormai già vietato ai minori:
«Visto che il PEGI ci ha dato un rating 18+ per avere delle carte da gioco malvage, forse dovrei aggiungere microtransazioni/loot box/gioco d'azzardo reale per abbassarlo a 3+, come fa EA Sports FC».
Alcuni fan nei commenti fanno notare che effettivamente l'ente di classificazione australiano ha deciso di vietare EA Sports FC 25 ai minori proprio per la presenza di questa tipologia di microtransazioni.
Non è la prima volta che si discute del paragone tra le microtransazioni e il gioco d'azzardo, anche se c'è da dire che c'è già un precedente che ha dato ragione a EA Sports un paio d'anni fa.
Ma a causa di criteri decisamente poco chiari nella classificazione, dato che c'è chi fa notare come altri giochi che hanno addirittura incluso Poker nel titolo non hanno raggiunto un rating 18+, di sicuro la discussione non è ancora chiusa.