Ieri una dichiarazione di Ubisoft ha generato una serie di reazioni molto focose e altrettante discussioni interessanti, alle quali si è unito anche Swen Vincke di Larian Studios, parlando di quello che sarà il rapporto di Baldur's Gate 3 con gli abbonamenti e, in generale, quello di Larian.
Servizi come Xbox Game Pass (vi potete abbonare tramite Amazon) hanno inevitabilmente cambiato il modo in cui si intende la distribuzione dei videogiochi, ma ovviamente servizi in abbonamento come quello di Microsoft hanno i loro pro e contro.
Il vantaggio più ovvio è che si può giocare a tantissimi videogiochi con un prezzo davvero esiguo, ed ogni mese il catalogo si aggiorna considerevolmente.
Tuttavia gli abbonamenti, e in generale il digital delivery, ha dalla sua un contro davvero enorme, ovvero il fatto che i giocatori non sono mai proprietari dei videogiochi, neanche quelli che acquistano.
Proprio su questo tema è intervenuta Ubisoft ieri che, parlando del suo rinnovato servizio in abbonamento, ha detto che i giocatori devono abituarsi all'idea di non possedere più i videogiochi perché il digital delivery è "un cambiamento che deve avvenire".
La community si è ovviamente scaldata e, tra questi, c'è anche Swen Vincke che ha condiviso una serie di riflessioni interessanti sul suo profilo X.
«Qualunque sia il futuro dei giochi, i contenuti saranno sempre i re», ha detto Vincke iniziando il suo lungo discorso, parlando degli abbonamenti e di un possibile scenario in cui saranno gli unici modi per pubblicare videogiochi:
«Ma sarà molto più difficile ottenere buoni contenuti se l’abbonamento diventa il modello dominante e un gruppo selezionato decide cosa va sul mercato e cosa no. Produzione diretta dallo sviluppatore ai giocatori è la via.»
Vincke ha aggiunto anche una riflessione sulle dinamiche che si creano tra sviluppatori, produttori/publisher e pubblico in questi contesti:
«Far sì che un consiglio approvi un progetto alimentato dall’idealismo è quasi impossibile e l’idealismo ha bisogno di spazio per esistere, anche se può portare al disastro. I modelli di abbonamento finiranno sempre per essere esercizi di analisi costi/benefici volti a massimizzare il profitto.»
Sven Vincke ha sottolineato come già il mercato dipende da un gruppo selezionato di piattaforme di distribuzione digitale, e se tutte queste piattaforme dovessero passare ad una modalità con servizio in abbonamento la situazione diventerebbe selvaggia portando a sempre meno giochi realizzati per inseguire il solo profitto.
In tutto questo, Vincke ha detto chiaramente che i giochi Larian non saranno mai all'interno di qualche abbonamento:
«Non troverete i nostri giochi su un servizio in abbonamento, anche se rispetto il fatto che per molti sviluppatori rappresenti un'opportunità per realizzare il proprio gioco. Non ho problemi con questo. Voglio solo assicurarmi che l’altro ecosistema non muoia perché è prezioso.»
Baldur's Gate 3 quindi non arriverà mai in un nessun abbonamento, e dovrete continuarlo a giocare con i suoi tanti aggiornamenti solamente acquistandolo.
Il tema dei videogiochi fisici sarà sempre più dibattuti, mentre videogiochi come Hogwarts Legacy ci dimostrano che ogni tanto c'è ancora un mercato.