Larian attacca EA: «Le aziende dovrebbero essere gestite come navi di pirati»

Il publishing director di Larian Studios ha attaccato EA sui licenziamenti in casa BioWare, gettando così benzina sul fuoco.

Immagine di Larian attacca EA: «Le aziende dovrebbero essere gestite come navi di pirati»
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Michael Douse, publishing director di Baldur’s Gate 3, ha criticato apertamente EA per i continui licenziamenti in BioWare, accusando il colosso di adottare strategie di risparmio a breve termine che non affrontano i problemi strutturali del settore.

Dopo l’uscita non proprio eccelsa di Dragon Age: The Veilguard (che trovate comunque su Amazon), le crepe stanno iniziando a mostrarsi.

L'ultima ondata di tagli ha colpito alcuni veterani della saga Mass Effect, tra cui scrittori storici come Trick e Karin Weekes, mentre EA ribadiva il proprio impegno per il futuro del franchise.

Douse ha espresso il suo disappunto su X (via GR+), sostenendo che le aziende dovrebbero prima trovare una direzione strategica solida prima di ridurre il personale, piuttosto che procedere con licenziamenti indiscriminati senza una visione chiara.

«Si tratta di una misura di risparmio a breve termine che comporta un costo umano enorme e non risolve un problema a lungo termine», ha scritto il dev.

Secondo il director di Larian, ridurre i team dopo un progetto deludente è un errore perché «conservare la conoscenza istituzionale è fondamentale per il gioco successivo».

La storia recente di BioWare ne è un esempio lampante: più di un anno prima dell’uscita di Dragon Age: The Veilguard, EA aveva già tagliato 50 posti di lavoro, colpendo figure chiave con oltre 20 anni di esperienza nei GDR dello studio.

Douse ha poi sottolineato la disparità tra i dirigenti e gli sviluppatori: «In un’industria in cui chi prende le decisioni sbagliate finisce per cadere sempre in piedi, mentre talenti come artisti, ingegneri e QA rischiano di trovarsi senza un lavoro, qualcosa non funziona.»

E aggiunge con un'analogia "piratesca": «Su una nave di pirati, il capitano lo butti fuori bordo. Le aziende di videogiochi dovrebbero essere gestite come navi di pirati.»

Douse ha perfettamente ragione. Il problema non è solo BioWare o EA, ma un'intera industria che scarica sempre il peso degli errori sui lavoratori, mentre i dirigenti continuano a giocare alla roulette con miliardi di dollari.

Il modello "se un gioco va male, licenziamo gli sviluppatori" secondo me non solo è ingiusto, ma è anche miope. Chi costruirà il prossimo Mass Effect se gli sceneggiatori di Mass Effect vengono lasciati a casa? A questo punto, forse la soluzione verrà da sé.

Leggi altri articoli