Il boss dello studio di sviluppo Treyarch, Mark Lamia, ha dichiarato che il setting “futuristico” di Call of Duty: Black Ops 2 era già stato progettato fin dall’inizio della saga.”Fin dall’inizio, avevamo già preimpostato questo tipo di ambientazione.“, ha affermato Lamia, in un’intervista rilasciata alla rivista OPM UK, “Volevamo creare qualcosa di fresco, eccitante e nuovo e creare questa fiction epica. Black Ops non parla di uno specifico lasso di tempo, Black Ops è un qualcosa di odierno. E’ come essere in queste black ops, queste operazioni che non esistono, e penso che l’oscuro mistero che abbiamo presentato nel primo Black Ops sia passato drammaticamente attraverso i personaggi, la storia, il setting, poichè è qualcosa di più coinvolgente che di qualsiasi altro periodo di tempo.“.Lamia ha spiegato che le due linee temporali della prima e della seconda Guerra Fredda nel gioco facevano parte di un disegno più grande per mostrare quello che lui chiama “il cattivo più convincente in Call of Duty”, sotto forma di Raul Menendez.”Per farlo, volevamo essere in grado di raccontare una storia che richiedesse prima lo svolgimento nel periodo della prima Guerra Fredda negli anni ’80 e non 20 anni dopo la fine del primo Black Ops, dove avremmo imparato a conoscere le motivazioni del cattivo. Così abbiamo voluto portare la storia più avanti nel tempo di circa un altro decennio o giù di lì, in cui la tecnologia è progredita ad un ritmo rapidissimo ed è stata incorporata nelle nostre tecnologie e nelle nostre infrastrutture militari fino al punto in cui il nostro cattivo è in grado di trasformare la nostra più grande forza nella nostra più grande debolezza.“.