Nonostante sia necessario aspettare parecchi anni per vederli arrivare, i giochi di casa PlayStation anche su PC rimangono decisamente desiderati e appetibili. A darcene conferma sono i numeri del recente Marvel's Spider-Man Remastered al suo sbarco su Windows, di cui vi abbiamo dato conto nella recensione pochi giorni fa.
L'avventura open world firmata da Insomniac Games, infatti, ha avuto un ottimo lancio su Steam, con un picco di ben 66.436 giocatori. Si tratta del secondo miglior debutto su Steam per un gioco PlayStation, alle spalle del solo God of War che arrivò a 73.529 giocatori di picco.
A questo, fanno notare i colleghi del sito Eurogamer.net, sommiamo anche il fatto che Marvel's Spider-Man sia a ora il secondo videogioco più venduto su Steam, alle spalle del solo Cult of the Lamb – divertente fenomeno del momento che abbiamo recensito qui.
A tal proposito, vale la pena segnalare che la nuova adorabile e demoniaca creatura di Devolver Digital si stia affermando come un grande successo: al momento conta infatti su un picco su Steam di 61.780 giocatori, in linea con il boom fatto registrato dal recente Stray (62.963 giocatori di picco), ma senza gattini a supporto per la viralità.
I numeri di Spider-Man, che aveva esordito originariamente nel 2018 su PS4 (lo trovate su Amazon), ci confermano che nonostante la lunga attesa il pubblico PC è più che interessato a mettere le mani sui titoli sviluppati dai PlayStation Studios.
Dopo l'esordio di Death Stranding (con Kojima Productions che è però indipendente) e di Horizon: Zero Dawn, insomma, sappiamo che possiamo aspettarci tante altre uscite di PlayStation su PC. A breve, ad esempio, i giocatori PS5 metteranno le mani su The Last of Us - Part I, ma Sony ha già fatto sapere che a stretto giro lo porterà anche su PC. E sarà un debutto assoluto per l'IP The Last of Us.
Il futuro di PlayStation, insomma, è sempre più cross-platform: il mercato PC è troppo importante per rinunciarvi e questo rappresenta una rivoluzione importante, per una compagnia che aveva sempre usato i giochi come magnete verso le sue console proprietarie, anziché portarli sulle piattaforme già in possesso dei giocatori che di comprare una PlayStation non ne volevano proprio proprio sapere.