Il mercato dei videogiochi non ha mai vissuto un momento storico così turbolento e, mentre c'è chi cerca in un modo o nell'altro di correre ai ripari, l'ex-presidente di PlayStation, Shawn Layden, è tornato a condividere la sua idea su cosa dovrebbe succedere perché l'industria si possa riprendere.
Già in tempi non sospetti Layden aveva lanciato un monito a tutta l'industria, lanciando l'allarme dei videogiochi come prodotti non più sostenibili dal punto di vista finanziario in fase di sviluppo.
E ora, con tutto quello che è successo solo negli ultimi due anni, l'ex-presidente di PlayStation è tornato a parlare intensamente della situazione attuale in una recente intervista ai microfoni di Games Industry.
Secondo Layden, che al momento ricopre il ruolo di consigliere per Tencent, uno dei problemi che hanno portato alla situazione attuale del settore videoludico è l'eccessiva impazienza.
Parlando in particolare dei piccoli studi che hanno creato progetti anche piccoli ma di grande successo, come potrebbe essere un Hi-Fi Rush (lo trovate su Amazon), Layden ha incolpato l'impazienza dei publisher e dei responsabili:
«Anche se non ne sono stati davvero spazzati via, non hanno avuto i profitti inattesi che si aspettavano e quindi hanno semplicemente abbandonato questa cosa e hanno optato per IP AAA più consolidate, sequel, imitazioni. [...] Quando porti cose completamente nuove che le persone non hanno mai visto prima, il che può essere fantastico e molto spesso lo è, l'industria editoriale ora non ha la pazienza per coltivare queste cose e sentono di aver bisogno di una grande vittoria rapida e questo è un momento terribile in cui trovarsi nel settore dell'intrattenimento e della creatività.»
Proprio Tango Gameworks, autori di Hi-Fi Rush, è stato vittima di questa fretta ed è stato ufficialmente chiuso qualche giorno fa dopo i grandi licenziamenti di Xbox.
«Come fa l'industria dell'intrattenimento a continuare a crescere, ad espandersi e a raggiungere nuove persone?», continua Layden spiegando che il segreto è «l'innovazione e lanciando nuovi tipi di giochi».
Layden parla anche della bolla della pandemia, con dei consumi che sono cresciuti a dismisura perché la gente era costretta a rimanere in casa.
Numeri che sono rapidamente tornati nella normalità, e anzi sono in calo, e per cui Layden immaginava che «più aziende riconoscessero che si trattava di una festa a tempo limitato», riferendosi al boom commerciale.
Tornando sul tema della pazienza, l'ex-presidente di PlayStation ci tiene ad affermare che funziona e deve essere applicata in vari modi. Le società di giochi devono mostrare pazienza nel coltivare nuove idee, ma anche pazienza nel reagire a ciò che sta accadendo nel mercato.
A pagare il prezzo più caro, secondo Layden, sono ovviamente i piccoli studi che si ritrovano all'interno di acquisizioni enormi e alla mercé dei grandi gruppi. Quegli stessi studi che, quasi giornalmente, comunicano licenziamenti e chiusure.