Le microtransazioni nei videogiochi sono una normalità, purtroppo o per fortuna, al punto che chiunque può ritrovarsi ad acquistare un contenuto extra in un prodotto che sia un live service o un videogioco tradizionale.
Secondo autori come Josef Fares sono anche in grado di manipolare il design dei videogiochi e, con il successo straripante che hanno i live service game, è bene che ci siano sempre più tutele nel processo di acquisto dei contenuti in questione.
Per questo la Commissione Europea ha deciso di intervenire a tutela soprattutto dei minori, ma in generale delle pratiche ingannevoli che le aziende videoludiche adottano in termini di microtransazioni, con influencer marketing annesso.
La nota diffusa dall'ufficio stampa dell'ente riporta che tutto nasce da un'azione coordinata contro Star Stable Entertainment AB, per garantire maggiore trasparenza e sicurezza ai giocatori di Star Stable Online.
L'iniziativa è stata portata avanti dalla Consumer Protection Cooperation Network (CPC), che ha anche pubblicato oggi una serie di principi chiave per aiutare l’industria videoludica a conformarsi alle normative europee sulla protezione dei consumatori in relazione alle valute virtuali nei videogiochi.
L'azione contro Star Stable Entertainment AB è stata avviata in seguito a una segnalazione dell'Associazione dei Consumatori Svedese. La CPC ha richiesto alla società di fornire informazioni sulle pratiche commerciali presenti nel gioco, identificando diverse violazioni della normativa UE che potrebbero essere particolarmente dannose per i minori.
Tra queste figurano delle cose che, sfortunamente, vi abbiamo raccontato in più di un'occasione anche su queste pagine relative a videogiochi anche molto famosi come Fortnite.
Si parla di pubblicità dirette ai bambini, che spesso esortano a comprare o a convincere gli adulti a comprare per loro valuta di gioco o oggetti digitali; l’uso di tecniche di pressione come acquisti a tempo limitato per spingere i giocatori a spendere denaro rapidamente; una mancanza di informazioni chiare e trasparenti, adeguate ai bambini, sull’acquisto e l’uso della valuta di gioco, con il rischio di indurli a spendere più del previsto; l’assenza di garanzie affinché gli influencer che promuovono il gioco dichiarino in modo chiaro i contenuti sponsorizzati e non influenzino in modo scorretto i bambini con le loro tecniche di marketing.
Questa azione porterà Star Stable Entertainment AB ad avere un mese di tempo per rispondere e proporre soluzioni per correggere queste criticità.
Tuttavia, l'obiettivo della CPC è garantire che i videogiochi rispettino le esigenze dei minori senza sfruttare la loro vulnerabilità. Per questo motivo l'ente ha pubblicato anche una serie di principi per garantire un ambiente di gioco online più sicuro e trasparente, che gli sviluppatori dovranno rispettare, tra cui:
- prezzi chiari e informazioni contrattuali trasparenti prima dell’acquisto
- evitare pratiche che nascondano i costi o obblighino i consumatori ad acquistare valuta di gioco
- rispetto del diritto di recesso
- protezione dei consumatori più vulnerabili, in particolare i minori
Per incentivarne l’adozione, la Commissione Europea organizzerà un workshop con le aziende del settore, monitorando eventuali progressi e prevedendo ulteriori interventi se le pratiche scorrette dovessero continuare.
Se pensate che questi interventi possano essere eccessivi, sappiate che sono proprio i minorenni a spendere in media più di tutti relativamente alle microtransazioni.
Assolutamente no, era ora che qualcosa si muovesse in tal senso, tanti live service sono una giungla.
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