Killer7 potrebbe tornare con un sequel, e non solo

Shinji Mikami ha dichiarato che gli piacerebbe vedere il ritorno di Killer7, che ha scritto insieme a Goichi "Suda51" Suda.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Il CEO di Grasshopper Manufacture Goichi Suda - noto anche come Suda51 - e il papà di Resident Evil Shinji Mikami hanno dichiarato che vorrebbero realizzare una Complete Edition di Killer7, oltre a un sequel.

Il gioco, ancora avvistabile su Amazon, è infatti uno dei più amati tra quelli prodotti dagli istrionici game developer nipponici.

Durante la presentazione del Grasshopper Direct di quest'anno, Suda è stato affiancato da Mikami per parlare dell'imminente versione Hella Remastered del loro gioco del 2011 Shadows of the Damned.

Come riportato anche da VGC, alla fine della presentazione, mentre i due discutevano dei loro progetti futuri, Mikami ha dichiarato che gli piacerebbe vedere il ritorno di Killer7, che ha scritto insieme a Suda.

Uscito originariamente per GameCube e PS2 nel 2005, lo stiloso e violentissimo gioco d'azione è incentrato su Harman Smith, un assassino su sedia a rotelle con sette personalità sdoppiate che può rendere reali.

«Mi sono reso conto che voglio essere il più attivo possibile quando si tratta di creare un gioco, e mi piacerebbe che Suda realizzasse un seguito di Killer7», ha dichiarato Mikami.

«Davvero?» Suda ha risposto, prima di aggiungere: «Un giorno potremmo vedere un sequel di Killer7. O una Complete Edition».

«La cosa più importante è che tu voglia o meno realizzarlo», ha poi replicato Mikami.

Suda ha risposto: «Preferirei fare prima una Complete Edition. E poi Killer11».

Mikami ha poi chiesto se il sequel si sarebbe effettivamente chiamato Killer11, al che Suda ha chiarito: «Non lo so. Killer7: Qualcosa, probabilmente. Forse Killer7: Beyond».

Viene poi spiegato che nella versione esistente di Killer7, il personaggio di Coyote non parla molto, ma in origine era previsto che avesse molti dialoghi, che potrebbero essere ripristinati in un sequel.

Se vi va, potete leggere la nostra recensione (vecchia di quasi vent'anni, quindi il suo stile è quello che è) relativa al gioco originale.

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