Inside the Vault con Justin Reinard

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a cura di FireZdragon

Continua la rubrica Inside the Vault che vede focalizzare l’attenzione sugli sviluppatori che hanno lavorato a Fallout: New Vegas. Oggi è la volta del programmatore Justin Reynard, eccovi l’intervista completa:Quale è il tuo lavoro presso Obsidian?Presso Obsidian Entertainment mi occupo della programmazione dei giochi. Mentre lavoravo per Fallout: New Vegas, mi sono occupato anche di Hardcore Mode, la nuova implementazione Recipe/Crafting e ho supervisionato qualsiasi tutti i cambiamenti di armi/ammo. E’ stata anche mia la decisione di creare molti dei Skills e Perks. Tra le mie responsabilità giornaliere, l’implementazione di questi sistemi e la collaborazione diretta con Josh Sawyer per assicurarmi che I cambiamenti avrebbero funzionato come avevamo previsto.Quando hai deciso che avresti voluto occuparti di programmazione?Al college avevo due passioni – musica e codici. Ho cercato di tenerle sempre attive entrambe al 100% ma è risultato molto difficile. Ho avuto l’opportunità di diventare una “rockstar” per cui non me la sono lasciata sfuggire. Chiaramente il mio rendimento scolastico ha cominciato a subirne le conseguenze perché giravo continuamente con la band e registravo troppo spesso, ma era la mia passione. Sapevo però che non avrei potuto continuare per sempre in quel modo. Quando la band si è sciolta, mi sono concentrato esclusivamente sulla programmazione (ed i giochi, soprattutto) e ho imparato tutto quello che c’era da sapere. Ho attivato il mio social network e mi sono trovato intrappolamento nella programmazione delle applicazioni web per un po’. Ho imparato da autodidatta il linguaggio C visto che alla mia università si insegnava ancora Java. E poi mi sono messo a sperimentare di tutto sulla mia PSP, visto che era il solo modo che conoscevo per fare esperienza nel creare giochi da solo. Non avevo idea di quello che stavo facendo ma sono riuscito a realizzare una demo tecnica RPG davvero interessante per una gara a cui avevo deciso di partecipare e mi sentivo davvero soddisfatto. A quel punto, sapevo che lavorare nel mondo dei giochi sarebbe stata la mia massima aspirazione.Quale è la parte del tuo lavoro che ti piace di più? Quella che ti piace di meno?La parte che amo di più del mio lavoro è vedere in azione quello che realizzo. Se mi trovassi a dover gestire la programmazione di database, a realizzare un algoritmo che potrebbe realizzare query ad una velocità di qualche millisecondo superiore, non credo che sarei soddisfatto e gratificato come lo sono ora. Quando programmo una nuova arma o una nuova funzione e accendo il mio dev kit per vedere il mio personaggio in azione, non potrei chiedere altro, davvero è la massima soddisfazione per me. E alla fine vedere il prodotto finale trasformato in qualcosa che tu o la tua famiglia puoi comprare da Target o Best Buy e vederlo sugli scaffali pronto per essere comprato, è davvero appagante. Io e la mia ragazza continuiamo a recarci nei locali negozi di giochi per acquistare una copia di quei giochi alla cui lavorazione abbiamo partecipato. Parliamo davvero a voce alta di come sia il miglior gioco mai realizzato anche se i clienti forse alla fine prendono un po’ per pazzi.La parte del mio lavoro che mi piace di meno è la lettura di commenti/comunicati stampa negativi sui miei giochi. Sono sempre sulla difensiva e vorrei spiegare a chi a scritto il pezzo perché (quello che non hanno apprezzato) è stato realizzato proprio in quel modo e far completamente cambiar loro idea. Vorrei dire loro come abbiamo lavorato e fare in modo che si innamorino del mio prodotto. Ma so che non è una buona idea per cui ogni volta giuro a me stesso che la smetterò di leggere questi commenti e recensioni. Come hai cominciato a lavorare per l’industria dei giochi?Quando mi sono laureato, non sapevo ancora come procedere alla transizione dell’Indiana all’industria di sviluppo dei giochi. Mi sono preparato un piccolo portafoglio a cui ho attinto quando mi è stata offerta un’opportunità di lavorare per Edward Castronova, un economista, il primo nel suo campo ad applicare la teoria dell’economia al mondo virtuale (EverQuest). Aveva deciso di utilizzare i finanziamenti di una borsa di studio per sviluppare il suo MMO per fare poi le sue ricerche e voleva che lo aiutassi quale programmatore principale del progetto. Insieme con una squadra di pochi abbiamo creato Arden: The World of William Shakespeare e ci siamo davvero divertiti come matti. Quando i fondi del finanziamento sono finiti, ho fatto le valigie, affittato una camera e mi sono trasferito in California per trovare uno sviluppatore che volesse assumere un laureato di primo pelo con un lunga esperienza nello sviluppo di giochi Triple-A. Fortunatamente Obsidian ha corso il rischio, ed eccomi qui oggi.Hai qualche consiglio per I neofiti alle prime armi?Secondo me, se ami I giochi e sei davvero convinto che la tua strada sia diventare uno sviluppatore di giochi, devi perseverare. Ma è chiaro che il tuo tempo personale (al di fuori delle ore di scuola) deve essere dedicato al 60% allo sviluppo di giochi ed il 40% a provarli. A molti piace giocare con questi giochi, e pensano di volerli realizzare ma non si impegnano veramente come dovrebbero nel tempo extra-scolastico. Basti pensare che tra i 10 milioni di applicazioni che un dipendente di HR gestisce tutti i giorni, il 90% hanno le stesse qualifiche che hai tu. Quali sono gli assi nella manica a tua disposizione per differenziarti? Tutti hanno ottenuto il loro “senior graphics project” o i “checker AI” per gli esami AI. Quali sono le caratteristiche del tuo lavoro notturno perché che ti distinguono dagli altri quando cerchi lavori?Ad oggi quali sono i successi che hai ottenuto nel corso della tua carriera?Difficile rispondere a questa domanda, perché lo sviluppo dei giochi è tutta la mia vita. Sicuramente ho toccato il cielo con un dito quando senza arte né parte mi sono trasferito in California e ho chiamato la mia famiglia per informarli che avevo ottenuto un lavoro nell’industria dei giochi (mesi dopo aver inviato loro il mio primo gioco su cui compariva il mio nome tra i ringraziamenti). Uno dei più grandi successi della mia corriera è stato poi ascoltare quello che il mio fratellino diceva di me. Tyler continua a raccontare ai suoi amici di quello che faccio e come vorrebbe un giorno creare lui stesso giochi. Il successo di essere riuscito a fare quello che mi piace essendo comunque un modello, un punto di riferimento e rendendo i miei genitori orgogliosi di me, non ha paragoni.Qualche aneddoto divertente da condividere con gli altri del tuo lavoro presso Obsidian?Ho mangiato la torta due volte questa settimana. Entrambe sul tema Fallout. Non credo che possa lamentarmi non credi.Quale è tuo gioco preferito di sempre?Final Fantasy Tactics: War of the Lions. Erano poche le cose che non mi piacevano della versione originale per Playstation e nel remake le hanno migliorate tutte. Spero che un giorno ne faranno un sequel (*nudges Square Enix*).Quale giochi aspetto di comprare con ansia?Dead Rising 2 è sicuramente il mio preferito. Il primo ha bruciato molto del mio tempo (ho saltato addirittura delle lezioni per classificarmi settimo nella modalità di gioco Survival quando ho comprato il gioco per la prima volta). Vorrei davvero poter provare il sequel. Vorrei inoltre comprare al più presto anche la mia copia di Fallout: New Vegas e giocare dall’inizio alla fine, visto che nella sua realizzazione mi sono concentrato solo su aree specifiche. Sfortunatamente non ho avuto molto tempo per giocare ad altri giochi mentre cercavamo di mettere a punto la versione finale di New Vegas, per cui sono in ritardo con molti giochi (Bioshock 2, Arkham Asylum, and Darkstalkers – solo per citarne alcuni).Il peggior lavoro che hai mai avuto?Quando finisci l’università ed I responsabili continuano a chiamarti per sa

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