In un anno abbiamo perso più del 20% dei lavoratori nel gaming

I dati europei dei licenziamenti nel mondo dei videogiochi sono altissimi, mentre l'industria prova a riprendersi in qualche modo.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Gli ultimi due anni dell'industria dei videogiochi sono stati all'insegna dei licenziamenti e, per quanto riguarda l'Europa, i dati delle persone che hanno perso il lavoro nel mondo del gaming sono devastanti.

Il Big Games Industry Employment Survey 2024 (tramite Games Industry), condotto dall'agenzia di reclutamento Values Value e dalla piattaforma di carriera InGame Job, ha rivelato che circa il 15% dei lavoratori dell'industria videoludica in Europa ha perso il lavoro e ne ha trovato uno nuovo nel corso del 2023/2024.

Tuttavia, un 6,2% è ancora alla ricerca di occupazione. Inoltre, il 10% dei professionisti ha cambiato settore, accettando ruoli in industrie diverse.

L'indagine, condotta su oltre 1.832 professionisti provenienti da 50 paesi europei tra marzo e giugno 2024, mostra una composizione demografica prevalentemente maschile (58%), con donne che rappresentano il 24% e il restante 19% composto da coloro che hanno preferito non specificare il genere o hanno selezionato "Altro." In termini di seniority, il campione comprende il 9% di junior, il 29% di middle, il 30% di senior e il 28% di lead, con il 19% dei partecipanti con oltre dieci anni di esperienza nel settore.

Per questi dati bisogna segnalare che aziende come Ubisoft, molto presenti in Europa, sicuramente hanno fatto la loro parte per alzare il conteggio visto il numero esorbitante di licenziamenti adottati nell'ultimo anno. Situazione complicata che ha portato anche al rinvio di Assassin's Creed Shadows (lo trovate su Amazon).

Alcuni ruoli, come HR, recruiting, QA e artisti, sono risultati più vulnerabili ai licenziamenti. I dati mostrano anche una disuguaglianza salariale significativa tra le nazioni dell'Unione Europea e i paesi europei non appartenenti all'UE, con una tendenza generale all'aumento delle retribuzioni nel 2024, tranne in settori specifici come risorse umane e reclutamento, che registrano un calo rispetto al 2023.

Infine, l'impiego dell'IA è aumentata: il 54% degli sviluppatori intervistati ora utilizza regolarmente l’IA, trovandola utile, contro il 37% del 2023. A supporto di questi numeri arriva anche la recente dichiarazione di Netflix che, dopo altrettanti licenziamenti, ha spiegato che la nuova strategia produttiva del settore gaming passerà proprio i contenuti generati con le IA.

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