Ancora una magagna in Italia per Iliad, l’operatore che è sbarcato da poche settimane nel Belpaese: dopo le accuse dei concorrenti e la condanna per gli slogan poco trasparenti dei suoi spot, l’operatore sta ora affrontando le indagini della Polizia Postale che, come rivelato da Il Sole 24 Ore, sta verificando le regolarità delle Simbox – i distributori di Sim di Iliad.Il problema, segnalato al Ministero dell’Interno Matteo Salvini, che ha di conseguenza affidato le indagini alla Polizia Postale, risiederebbe nel fatto che le Simbox non verificherebbero a dovere l’identità di chi acquista una scheda Sim, consentendo l’identificazione mediante un video (che si può utilizzare anche per avere la scheda online). Un metodo che sarebbe poco sicuro, soprattutto in caso di furto di documenti, e che non rispetterebbe la normativa Pisanu, che richiede la verifica immediata dell’identità di chi sta attivando una Sim.Vedremo ora quali saranno gli esiti delle indagini della Polizia Postale e se le Simbox di Iliad saranno costrette a cambiare il loro funzionamento – o a essere rimosse del tutto. Fonte: Il Sole 24 Ore