Il Photo Mode di Death Stranding 2 sarà più importante di quello che pensate

Il Photo Mode di Death Stranding 2 non sarà solo una funzione estetica o accessoria, ma potrebbe diventare una meccanica centrale nel gameplay.

Immagine di Il Photo Mode di Death Stranding 2 sarà più importante di quello che pensate
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

L'annuncio di un nuovo sistema di fotografia in-game per Death Stranding 2: On the Beach, rivelato da Hideo Kojima durante il Tokyo Game Show, ha attirato molta attenzione.

Del resto, sappiamo che il sequel (il primo capitolo lo trovate su Amazon) offrirà un'esperienza ancora più unica nel suo genere.

Kojima, celebre per il suo approccio innovativo al game design, ha infatti mostrato al pubblco come i giocatori potranno scattare fotografie ai personaggi interpretati da attrici del calibro di Lea Seydoux, Shioli Kutsuna ed Elle Fanning.

Grazie a una tecnologia di motion capture estremamente realistica, le immagini catturate in-game saranno più dettagliate e coinvolgenti che mai.

Ma c'è di più. Kojima ha enigmaticamente dichiarato che «sarebbe meglio scattare buone fotografie», lasciando intendere che la qualità degli scatti avrà un impatto sullo sviluppo della trama (via PushSquare). 

In sostanza, il Photo Mode non sarà solo una funzione estetica o accessoria, ma potrebbe diventare una meccanica centrale nel gameplay, capace di influenzare le dinamiche narrative del gioco.

Questo non è il primo esperimento di Kojima con la fotografia nei videogiochi. Già in Metal Gear Solid il designer giapponese aveva introdotto un sistema di photoshoot.

Tuttavia, il nuovo sistema sembra molto più ambizioso. L’idea di fondere la fotografia con l’evoluzione della trama apre a possibilità inedite nel contesto videoludico, suggerendo che le decisioni visive e artistiche del giocatore potrebbero avere conseguenze reali all'interno della storia.

Sebbene i dettagli sul funzionamento preciso di questo sistema siano ancora pochi, è evidente che Kojima intende spingere ancora più in là i confini tra narrazione e interattività.

L’annuncio ha inevitabilmente generato speculazioni su come questo nuovo Photo Mode influenzerà le relazioni tra i personaggi e l'andamento della storia.

Si ipotizza che la qualità degli scatti possa riflettere lo stato emotivo dei protagonisti o persino sbloccare nuove interazioni, offrendo al giocatore un controllo più diretto sull'esperienza narrativa.

Non si tratta più soltanto di esplorare e sopravvivere in un mondo devastato, ma di farlo attraverso una lente artistica e personale.

Che tipo di impatto potrebbero avere gli scatti? Saranno semplici variazioni visive o influenzeranno direttamente le azioni dei personaggi? Al momento non so rispondere a questa domanda.

Ma se in passato il Photo Mode era visto come una feature secondaria, utile per catturare screenshot da condividere sui social media, in Death Stranding 2 potrebbe avere conseguenze basate sulla capacità del giocatore di immortalare momenti significativi.

Del resto, sempre Kojima ha sottolineato che il sequel di Death Stranding alzerà ulteriormente l'asticella in termini di stranezza e originalità, quindi la cosa non sorprende più di tanto.

Questo, senza contare che anche il prossimo OD in esclusiva Xbox - e sempre di Hideo Kojima - sarà sicuramente qualcosa di molto particolare.

Leggi altri articoli