Il giocatore che causò lo swatting letale rischia tre anni di carcere

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a cura di Paolo Sirio

A fine dicembre
abbiamo riportato di un caso di swatting finito male, con l’omicidio da parte di un agente dei corpi speciali di un cittadino americano disarmato.Oggi arrivano nuovi sviluppi nella vicenda, come riporta Polygon. Il giocatore di Call of Duty: WWII sospettato di aver causato lo swatting è stato infatti accusato di omicidio colposo.Tyler Barriss, questo il suo nome, è stato consegnato alla polizia della Contea di Sedgwick dopo essere stato estradato dalla California, previa cattura durante un tentativo di fuga
. In Kansas, la legge prevede l’accusa di “involuntary manslaughter” per quanti causino la morte di una persona con comportamenti sconsiderati e contrari alle norme. Tra gli altri capi di accusa troviamo un procurato falso allarme e una resistenza a pubblico ufficiale, il tutto per una pena massima di 3 anni e 360.000 dollari di multa. La cauzione è stata fissata a 500.000 dollari.Intanto, ci sono novità anche sulle dinamiche che hanno portato alla morte del ventottenne Andrew Finch. La polizia di Wichita ha risposto alla chiamata-scherzo di Barriss e inviato la Swat come da prassi. Sul posto – raggiunto tramite un indirizzo sbagliato fornito come parte della “burla” – un agente ha aperto il fuoco dopo che era stato intimato a Finch il mani in alto e l’uomo era stato visto posizionarle invece all’altezza dei fianchi, un comportamento che viene identificato di norma come una preparazione all’estrazione dell’arma. Ironia della sorte, invece, il malcapitato era completamente disarmato.Al momento, non è ancora nota quale azione verrà intrapresa contro l’agente del corpo d’elite che ha aperto il fuoco. Foto di repertorio

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