Final Fantasy VII Rebirth proseguirà il nuovo processo narrativo inaugurato da Remake, raccontando quella che è a tutti gli effetti una storia familiare, ma anche con tante differenze che per i fan storici saranno difficili da ignorare.
E trattandosi solo del secondo capitolo della trilogia (potete prenotarlo su Amazon), i fan non dovrebbero certamente aspettarsi una trama autoconclusiva: Square Enix ha infatti confermato che, esattamente come accaduto per il primo episodio, il finale lascerà diversi punti interrogativi.
In un'intervista rilasciata allo YouTuber francese Julien Chièze, riportata e tradotta da Wccftech, il producer Yoshinori Kitase ha ribadito di voler continuare a stuzzicare la curiosità dei fan del Final Fantasy VII originale, spingendoli a domandarsi se la storia stia effettivamente cambiando oppure no.
Per questo motivo, proprio come accaduto con Remake, il finale di Final Fantasy VII Rebirth sarà «ambiguo» e senza una vera e propria conclusione definitiva: così facendo, i fan potranno solo far lavorare la fantasia per provare a immaginare come si concluderanno le avventure di Cloud e dei suoi compagni.
Ovviamente, la risposta vera e propria arriverà poi con l'episodio finale della trilogia, che svelerà una volta per tutte se davvero il finale corrisponderà al capolavoro originariamente uscito su PS1.
I fan dovranno dunque avere molta pazienza, incrociando le dita che le modifiche implementate nella storia alla fine diano davvero i loro frutti.
Uno dei personaggi più importanti per il secondo episodio sarà infatti Zack Fair, il cui destino è ovviamente ben diverso da quello che ricordavamo: per il director Hamaguchi è una figura addirittura fondamentale e che farà da ponte con i nuovi giocatori.
Nonostante le differenze, uno dei personaggi del gioco dovrebbe comunque essere "impalato": da capire se ci saranno modifiche anche in questo aspetto o se la storia originale sarà confermata.
Nel corso della stessa intervista, Kitase ha colto l'occasione anche per parlare di un ipotetico Final Fantasy VI Remake, frenando subito l'entusiasmo dei fan: ci vorrebbero «almeno 20 anni» per svilupparlo a dovere.