Il controller della Nintendo PlayStation è stato venduto all'asta per molti, molti soldi

Un prototipo del controller della Nintendo PlayStation è finito all'asta ed è stato venduto per $35.000. Non male, per questa eterna incompiuta.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Un raro controller della console prototipo Nintendo PlayStation è stato venduto all'asta per $35.000 ieri, dal sito specializzato Heritage Auctions. Si tratta di un caso decisamente unico, considerando che è la prima volta che il controller viene messo in vendita separatamente dal sistema completo: a marzo 2020, infatti, la console e il controller insieme erano stati venduti all'asta per la cifra mostruosa di $360.000. In quest'ottica, potremmo quasi direi che il controller sia quasi... economico.

Il controller, per chi se lo fosse perso, fa parte di un progetto di collaborazione fallito tra Nintendo e Sony negli anni '90, che portò alla produzione di pochissimi prototipi estremamente ricercati dai collezionisti. Heritage Auctions, non a caso, nella sua asta ha sottolineato l'eccezionale rarità dell'oggetto, affermando che «non sappiamo se avremo mai più l'opportunità di offrire qualcosa legato al Nintendo PlayStation», proprio perché gli esemplari disponibili al mondo sono davvero pochi. E questo, va da sé, attira i soldi e gli occhi dei collezionisti più scatenati.

La casa d'aste ha specificato che, data la mancanza di hardware adatto per testare il controller, questo viene venduto senza garanzie sul suo funzionamento. Ma sono piuttosto sicura che chi compra un controller per $35mila non lo faccia per utilizzarlo come fosse un controller normale.

Come ricorderete, il fallito progetto di collaborazione tra Nintendo e Sony negli anni '90 è tutt'oggi un affascinante capitolo della storia dei videogiochi.

La partnership, inizialmente promettente e davvero curiosa se pensiamo all'industria videoludica odierna – dove Nintendo e Sony sono entrambi platform holder – avrebbe dovuto portare alla creazione di una console ibrida che combinasse le tecnologie delle due aziende.

Nato alla fine degli anni '80, l'idillio naufragò intorno al 1991, quando infine Nintendo decise di sposare le tecnologie di Philips.

Certo, ancora oggi viene da domandarsi che industria dei videogiochi avremmo davanti se, invece, la cosa fosse andata avanti: Nintendo e PlayStation sarebbero diventate una cosa sola? Nel dubbio, i residui di questa incompiuti hanno enorme valore e sono molto, molto costosi, come testimoniano le aste.

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