Il cloud based processing è il futuro dei videogiochi? Non per Nordic Games

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Alla Gamescom di agosto, uno dei protagonisti della conferenza Microsoft fu Crackdown 3, che come già sapete conterà su un sistema di distruzione totale grazie al cloud based processing. Alcuni ritengono che questo sia il futuro dei videogiochi, mentre altri ne sono meno convinti. In quest’ultima fazione troviamo anche Nordic Games, con le perplessità espresse da Reinhard Pollice, director per il business e lo sviluppo presso la nota software house. Interrogato in merito alle potenzialità del cloud e alla possibilità che quest’ultimo venga magari usato in un fantomatico Darksiders III, Pollice ha spiegato di aver visto Crackdown 3: “ho visto qualcosa, ma prima di tutto il gioco deve uscire con queste funzionalità. Sono davvero curioso. Anche con la scorsa generazione erano possibili grandi effetti fisici e di distruzione, basta che guardiate il nostro Red Faction Guerrilla.”“Non sono certo che il cloud sia il futuro. Dopotutto, i giochi dovrebbero poter funzionare per sempre, e sono sicuro che da qui a dieci anni dal lancio, molti provider avranno già chiuso i loro servizi – basta vedere il passato. Anche i servizi meno costosi sono stati già chiusi” ha ragionato.Ovviamente, la speranza è che Microsoft si comporti in modo completamente diverso con Crackdown 3. Mentre attendiamo maggiori dettagli sull’esclusiva Xbox One, potete rispolverare tutto ciò che è stato già reso noto leggendo i nostri approfondimenti dedicati.

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