Il 2025 è iniziato con la chiusura di ben 3 team di sviluppo

Se il 2024 era stato un anno orribile per gli sviluppatori videoludici, anche il nuovo anno non è che sia iniziato sotto i migliori auspici.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Chi ci segue più spesso sulle nostre pagine saprà — purtroppo — che il tema dei licenziamenti videoludici è quasi ogni giorno un argomento di attualità, ma chi sperava che il nuovo anno avrebbe portato una ventata di novità dovrà inevitabilmente restare deluso.

Per un 2024 che è stato un vero e proprio "annus horribilis" tra licenziamenti e live-service fallimentari, il 2025 non sta esattamente iniziando con i migliori auguri possibili.

Non sono ancora passati neanche 14 giorni dall'inizio del nuovo anno, ma MP1st ci segnala che abbiamo già dovuto fare i conti con ben 3 studi di sviluppo costretti ad alzare bandiera bianca e chiudere i battenti.

Il nome più noto tra questi è sicuramente Counterplay Games, team che ha sviluppato il fallimentare Godfall e che proprio nelle scorse ore si sarebbe ufficialmente sciolto, non essendo più riuscito a produrre nulla di rilevante dopo il suo sfortunato action (se siete curiosi, potete recuperarlo a basso prezzo su Amazon).

Ma non è stato affatto l'unico team che ci ha detto addio: è stata infatti confermata anche la chiusura di Toadman Interactive, team di sviluppo dietro EvilvEvil ma che ha collaborato anche al supporto di titoli come Helldivers 2 e Warhammer: Vermintide.

A chiudere questo triste trio del 2025 si è aggiunto anche Freejam, che dopo l'annuncio chiuderà presto i server per Robocraft, Robocraft 2 e Cardlife: lo studio ha ammesso che «le attuali condizioni di mercato» impediscono loro di proseguire lo sviluppo di nuovi videogiochi e mantenere attivi i server.

Ma come se tutto ciò non bastasse, segnaliamo che nel 2025 abbiamo già assistito alle prime ondate di licenziamenti: si va dalla più celebre Netmarble fino a proseguire con Piranha Games (MechWarrior 5: Clans) e Splash Damage, con la conseguente cancellazione di un promettente videogioco di Transformers.

Insomma, ad occhio non ci sembra che l'industria videoludica abbia imparato qualcosa dagli scorsi anni, il che ci lascia decisamente poco ottimisti per le prossime settimane.

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