Ora che il 2024 si sta ormai avvicinando verso la sua conclusione, abbiamo la possibilità di sfruttare queste ultime giornate per analizzare l'evoluzione del mercato videoludico e scoprire come sono cambiati i gusti dei giocatori.
Dai primi dati emersi in queste ore, abbiamo già avuto una triste conferma di un andamento che avevamo già notato negli scorsi anni: i giocatori tendono spesso a "fossilizzarsi" sui videogiochi usciti in precedenza, dando poca fiducia alle nuove uscite.
Il recap annuale di Steam ci aveva già confermato che soltanto il 15% del tempo di gioco totale è stato impiegato su giochi del 2024, mentre l'85% degli utenti ha preferito avviare titoli usciti negli scorsi anni.
Gli ultimi dati condivisi da Christopher Dring sul suo profilo X (via My Nintendo News) ci confermano che anche sul mercato europeo la situazione non è affatto migliore: per il reporter di GamesIndustry.biz, le vendite sono state soddisfacenti prendendo in considerazione il mercato dei videogiochi nel suo insieme, ma allo stesso tempo "brutali" per le nuove uscite.
Secondo i dati ufficiali, soltanto 3 videogiochi rilasciati nel 2024 sono entrati nella top 10 dei titoli più venduti dell'anno: EA Sports FC 25 (che trovate scontato su Amazon), Call of Duty Black Ops 6 e Helldivers 2.
E due di questi facevano già parte di franchise campioni d'incassi, ovvero EA Sports FC (ex FIFA) e Call of Duty: soltanto Helldivers 2 è stata l'incognita a sorpresa su cui i giocatori europei hanno scelto di dare fiducia.
Perfino Warhammer 40,000 Space Marine 2 e Dragon Ball Sparking Zero, gioco che sta battendo ogni record per Bandai Namco, si sono dovuti accontentare rispettivamente di una 12esima e 13esima posizione in classifica, confermando che per i videogiochi di ultima uscita sarà sempre più difficile imporsi.
Altri titoli che avevano invece deluso le aspettative a livello di vendite, come Final Fantasy VII Rebirth, Dragon Age The Veilguard e Star Wars Outlaws, sono invece perfino tutti fuori dalla top 30 europea.
Questi dati ci confermano non solo quanto stia diventando sempre più difficile conquistare i consumatori, ma testimoniano come avere un grande budget non significa sempre avere tra le mani un successo.
Cosa che Nintendo sembrava avere già capito da diverso tempo, a proposito. Vedremo se questi dati porteranno a dei cambiamenti nel corso dei prossimi anni o se resterà tutto immutato.