I videogiochi sono troppo lunghi? «Voglio che posi il pad dopo 20 ore»

Secondo l'ex capo PlayStation i giochi sono diventati troppo lunghi: «Non ho bisogno che tu passi 100 ore sul mio gioco».

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

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Il mondo dei videogiochi sta attraversando una fase critica in cui il tempo richiesto ai giocatori è diventato un fattore più determinante del costo stesso dei titoli.

Mentre l'industria continua a sfornare colossi videoludici che richiedono centinaia di ore per essere completati, una voce autorevole si leva contro questa tendenza: quella di Shawn Layden, ex presidente di PlayStation.

In un'epoca in cui i giocatori della prima ora invecchiano, assumono responsabilità lavorative e familiari, la questione del tempo da dedicare all'intrattenimento diventa cruciale, mettendo in discussione il modello attuale di sviluppo che predilige la quantità alla qualità dell'esperienza ludica.

Durante un'intervista rilasciata a Player Driven, Layden ha espresso una posizione netta e controcorrente: «Non ho bisogno che tu passi 100 ore sul mio gioco. Voglio che tu posi il pad dopo 20 ore con le mani sudate»

Una dichiarazione che colpisce al cuore del problema dell'ipertrofia videoludica contemporanea, dove titoli come Fortnite o Assassin's Creed Shadows (che trovate su Amazon) sono concepiti come esperienze potenzialmente infinite, progettate per trattenere i giocatori il più a lungo possibile.

L'ironia della situazione non sfugge agli osservatori più attenti: proprio PlayStation, l'azienda che Layden ha guidato, è diventata uno dei principali artefici di questa tendenza. Titoli come The Last of Us Part 2 e God of War: Ragnarok hanno significativamente allungato la durata rispetto ai loro predecessori.

Secondo l'ex dirigente, negli ultimi cinque-sette anni l'industria ha progressivamente smarrito "l'idea di completamento", un concetto fondamentale nell'esperienza videoludica tradizionale. Il senso di appagamento derivante dal portare a termine un'avventura sta cedendo il passo a esperienze interminabili che rischiano di trasformarsi in impegni gravosi anziché in momenti di svago.

Non è solo una questione di durata, quindi, ma di densità qualitativa dell'esperienza. Un gioco che sa emozionare intensamente in venti ore può risultare più prezioso di un titolo che diluisce i suoi momenti migliori in cento ore di contenuti ripetitivi. 

Questa riflessione si collega a un'altra osservazione recente di Layden riguardo alla console war, che per lui non esiste più.

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8 Commenti

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Boh, io ricordo certi giochi di terze parti già in epoca PS1 dove passavo volentieri decine e decine di ore, e nessuno si è mai lamentato.
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Boh, io ricordo certi giochi di terze parti già in epoca PS1 dove passavo volentieri decine e decine di ore, e nessuno si è mai lamentato.
In epica Ps1 difficilmente c'erano adulti che giocavano ai videogiochi...anzi, erano quasi inesistenti.
I principali target dell'industria videoludica erano ragazzini o bambini , che avevano tempo a disposizione da spendere su giochi longevi.
Ora quei ragazzini sono diventati adulti, e ora buona parte del pubblico di videogiochi è adulta. Lavora, studia, in alcuni casi ha una famiglia...quindi ovvio che le aziende che producono videogiochi devono necessariamente tenere in conto anche questo.
Senza contare che comunque erano rari i giochi longevi prima, e quelli attuali non sono altro che una ripetizione infinita delle stesse cose per 100 ore solo per allungare il brodo e cercare di giustificare il prezzo che paghi...come se fosse la durata del gioco a giustificarne il prezzo piuttosto che la qualità del contenuto.
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Con quello che costano!!!!Ma chi e' il demente che si lamenta?
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Nel momento in cui spendo 80 euro per un gioco non accetto che dopo 20 ore finisce.
God of war Ragnarok per platinarlo compreso valhalla ci ho giocato 140 ore e sono soddisfatto di questo
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Nel momento in cui spendo 80 euro per un gioco non accetto che dopo 20 ore finisce.
God of war Ragnarok per platinarlo compreso valhalla ci ho giocato 140 ore e sono soddisfatto di questo
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Nel momento in cui spendo 80 euro per un gioco non accetto che dopo 20 ore finisce. God of war Ragnarok per platinarlo compreso valhalla ci ho giocato 140 ore e sono soddisfatto di questo
E quelle 140 ore erano piene di tempi morti
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20 ore sono poche cin quello che costano i videogiochi oggi giorno...Una durata giusta, secondo me, dovrebbe essere sulle 40-50 ore...giochi di 100 ore e passa diventano molto impegnativi soprattutto se uno lavora e non ha tempo dibstare tutti i giorni davanti alla Console
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20 ore sono poche visto quanto costano i giochi oggi...una giusta durata, secondo me, é di 40-50 ore. Videogiochi di 80-100 e passa ore iniziano a diventare troppo impegnativi soprattutto se uno lavora e non ha tempo di passare ogni giorno davanti alla console
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Facendo parte di quelli che con la ps1 giocavano tanto ed a oggi ho una famiglia e poco tempo per giocare sono assolutamente d'accordo.
20-30 ore ma intense sono decisamente più fattibili di giochi infiniti che non finiscono mai; ma il prezzo dei giochi deve essere adeguato.
Un gioco da 30 ore avrà sicuramente un costo di produzione inferiore e per tanto il prezzo di vendita deve essere adeguato.
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