Il panorama videoludico giapponese rivela una netta preferenza per i titoli nazionali, come emerge da un recente sondaggio condotto dalla Sarugaku Agency, divisione di ricerca dell'azienda nipponica HIKE Co.
L'indagine, che ha coinvolto mille partecipanti di diverse età e livelli di esperienza videoludica, ha prodotto risultati sorprendenti: nella top 20 dei giochi preferiti giocati lo scorso anno, non compare nemmeno un titolo occidentale.
Questo dato sottolinea la forte identità culturale che contraddistingue le abitudini di consumo dei videogiocatori giapponesi, creando un ecosistema praticamente impermeabile alle produzioni americane ed europee.
La classifica - che trovate completa poco sotto - parla chiaro: Final Fantasy si posiziona al vertice, probabilmente grazie al successo del recente Final Fantasy VII Rebirth (che trovate anche su Amazon).
- Final Fantasy
- The Legend of Zelda
- Super Mario
- Dragon Quest
- Pokémon
- Splatoon
- Elden Ring
- Like a Dragon
- Momotaro Densetsu
- Animal Crossing
- Persona
- Resident Evil
- Monster Hunter
- Street Fighter
- Unicorn Overlord
- Armored Core
- Powerful Pro Baseball
- Shiren the Wanderer
- NieR
- Genshin Impact
A seguire, due colonne portanti: The Legend of Zelda e Super Mario, entrambi brand storici di Nintendo. Completano il podio Dragon Quest e Pokémon, altre due serie iconiche che continuano a riscuotere grande successo nel loro paese d'origine.
Splatoon conferma la sua popolarità in Giappone piazzandosi al sesto posto, mentre è interessante notare la presenza di Elden Ring in settima posizione, titolo che, pur essendo sviluppato dal team giapponese FromSoftware, presenta forti influenze occidentali nella sua concezione.
Solo al ventesimo posto troviamo il primo titolo non giapponese, Genshin Impact, sviluppato dai cinesi di miHoYo, mentre bisogna scendere fino alla ventunesima posizione per trovare il primo gioco occidentale, Fortnite.
La composizione della classifica riflette una tendenza consolidata nel mercato nipponico: la predilezione per esperienze videoludiche che incorporano elementi narrativi, estetici e ludici profondamente radicati nella cultura giapponese.
Serie come Like a Dragon (precedentemente nota come Yakuza), Momotaro Densetsu e Persona offrono contenuti fortemente caratterizzati che raramente trovano un equivalente nelle produzioni occidentali.
Un altro dato significativo emerso dal sondaggio riguarda la crescente popolarità del gaming su PC. Sebbene Nintendo Switch rimanga la piattaforma preferita in tutte le categorie di giocatori (41,2% tra i casual, 32,7% tra i moderati e 23,6% tra i giocatori più assidui), il personal computer sta guadagnando terreno in modo consistente, soprattutto tra gli utenti hardcore.
Infine, il sondaggio ha anche evidenziato interessanti divergenze comportamentali tra le diverse tipologie di utenti. Circa la metà dei giocatori casuali ha dichiarato di preferire concentrarsi su un titolo alla volta, completandolo prima di passare al successivo.
Al contrario, i giocatori moderati e quelli più assidui tendono a saltare tra più giochi contemporaneamente, creando un'esperienza di intrattenimento più variegata e meno lineare.
Questa differenza nelle abitudini di consumo riflette probabilmente il diverso approccio al medium: mentre i casual cercano un'esperienza narrativa completa e immersiva, i giocatori più esperti apprezzano la varietà e la possibilità di alternare generi e modalità di gioco diverse, sfruttando al massimo l'ampia offerta disponibile sul mercato nipponico.
Del resto, a tal proposito, il giapponesissimo Monster Hunter Wilds ha superato oltre 8 milioni di copie vendute in soli 3 giorni: è il videogioco Capcom con le vendite più rapide di sempre.
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