Continua la caccia alle streghe negli Stati Uniti: questa volta, l’attacco ai videogame (e a chi ci gioca) viene dal senatore repubblicano Lamar Alexander, che ha espresso il suo parere circa i dibattiti che si sono originati in seguito alla strage di Sandy Hook.Secondo Alexander, “i videogame sono un problema ben maggior delle armi, perché i videogame turbano le persone. Ma il Primo Emendamento ci limita nel fare qualcosa contro i videogame, ed il Secondo Emendamento ci limita nel fare qualcosa contro le armi.”Il senatore – da tempo sostenitore della detenzione di armi da fuoco – non ha voluto però motivare in base a quali argomentazioni e a quali studi ritenga i videogame un problema ben più grave di pistole e fucili, limitando le sue dichiarazioni alle scarne frasi che vi abbiamo riportato.La speranza di noi videogamer è che, prima o poi, tra il Primo e il Secondo Emendamento sopra citati, ne venga aggiunto uno che impedisca a coloro che parlano a vanvera, superficialmente e senza motivare le loro dichiarazioni di rivestire una carica importante come quella di Senatore.