I single player sono per i giocatori meno giovani, per uno studio

Nonostante le tante produzioni multiplayer, il 53% dei giocatori continua a preferire generalmente i videogiochi single player.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il mondo dei videogiochi è cambiato tantissimo in pochissimo tempo, e lo dimostrano le abitudini del giocatore medio che preferisce comunque i giochi single player, che invece non sono i preferiti dei più giovani.

D'altronde abbiamo già scoperto che le microtransazioni, presenti in quantità importanti sui giochi specialmente multiplayer, sono adottate moltissimo dai giocatori più giovani, anche minorenni.

E ora, come riporta Wccftech, un nuovo studio ci dimostra che effettivamente i giocatori meno giovani preferiscono le avventure in solitaria.

Un nuovo studio ha evidenziato che il 53% dei giocatori preferisce i giochi single-player rispetto ai titoli multiplayer o live-service.

La ricerca, condotta da Rhys Elliott, mette in luce una tendenza in crescita, con i giochi single-player che stanno riscuotendo maggiore successo sul mercato rispetto ai giochi live-service, i quali faticano sempre più a trovare spazio.

Giusto di recente abbiamo assistito alla fine indecorosa di Concord, il progetto di PlayStation che non è durato neanche due settimane a fronte di una spesa esagerata. Questo ha portato l'azienda a riconsiderare notevolmente gli investimenti sui live service, per altro.

Un altro dato interessantissimo nello studio è l'età dei giocatori. Le generazioni più giovani tendono a preferire i giochi live-service, mentre i giocatori sopra i 25 anni sono maggiormente orientati verso i giochi single-player. Inoltre, molti di questi preferiscono dispositivi portatili, come lo Steam Deck o il PlayStation Portal, che offrono maggiore flessibilità.

Mentre gran parte dei ricavi del mercato dei giochi AAA proviene dagli acquisti in-game, solitamente associati ai giochi live-service, il  settore è ormai saturo.

Nonostante i giochi live-service rappresentino una fonte significativa di entrate per i publisher, i giochi single-player continuano a stabilire nuovi record. Titoli come Elden Ring, con 25 milioni di copie vendute (anche su Amazon), e Black Myth: Wukong, con 20 milioni di unità e un record assoluto su Steam, dimostrano come i giochi focalizzati sull’esperienza solitaria possano essere altrettanto remunerativi.

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