PlayStation ha avviato la sua serie di licenziamenti nel corso degli anni, alcuni dei quali molto recenti, ma i PlayStation Studios sembra che non abbiano subito gli effetti negativi della perdita della forza lavoro.
Giusto poche ore fa abbiamo appreso della chiusura di Neon Koi e di Firewalk Studios, autori di Concord la sfortunata esclusiva PS5 (la trovate su Amazon).
Più di duecento persone sono state allontanate dall'azienda, mentre PlayStation sembra voler continuare imperterrita per la sua strada nonostante la perdita del personale.
Come riportano Hermen Hulst e Hideaki Nishino in una recente intervista per Variety, i due co-CEO di PlayStation, l'azienda non ha subito il danno che potremmo aspettarci.
Sembra che Sony Interactive Entertainment stia affrontando una fase di transizione con alcune decisioni di rilievo che coinvolgono il futuro della piattaforma PlayStation, la gestione dei prodotti e il rapporto con il pubblico.
Con Hermen Hulst e Hideaki Nishino come co-CEO, l'azienda mira a rafforzare le sue fondamenta con una struttura duale: Nishino gestisce l'area della piattaforma, mentre Hulst si occupa dei PlayStation Studios.
Nell'intervista, i due spiegano che PlayStation Studios punta a creare esperienze che sfruttino al massimo le capacità hardware di PS5 e PS5 Pro. Hulst evidenzia come la simbiosi tra hardware e software permetta a PlayStation di presentare giochi esclusivi di alta qualità e, al contempo, di ispirare gli sviluppatori di terze parti.
Per quanto riguarda i PlayStation Studios, l'organizzazione è sempre più grande, stando alle parole di Hulst.
«È nostro dovere esaminare la nostra pianificazione delle risorse e assicurarci di gestire un'attività sostenibile», spiega Hulst parlando dello stato attuale degli Studios:
«Ma sì, abbiamo avuto alcuni licenziamenti. Ma è anche importante rendersi conto che sul lato dei contenuti, PlayStation Studios è ora un'organizzazione molto più grande di quando ha iniziato. È cresciuta enormemente. E questa è una crescita organica che i nostri team esistenti, penso, hanno assunto in modo piuttosto aggressivo, così come attraverso M&A. Quindi l'organizzazione, l'occupazione è molto più grande ora di quanto non fosse, diciamo, ad esempio, cinque anni fa.»
Nonostante tutto, PlayStation vuole continuare con i videogiochi live service anche dopo la fine di Concord. La quale, per altro ha già attirate le attenzioni dei sindacati dei lavoratori.