Quello di Suicide Squad: Kill the Justice League è una di quelle storie che rimarranno per sempre tra i casi studio del mondo dei videogiochi, soprattutto man mano che emergono i problemi e i dietro le quinte dello sviluppo.
Il titolo con protagonisti gli antieroi del mondo DC Comics (lo trovate su Amazon) è stato un flop senza troppi "se" e "ma", purtroppo, e Rocksteady è difficile che si riprenderà da una situazione del genere.
Già dai primi dati finanziari diffusi da Warner Bros è stato evidente come Suicide Squad abbia danneggiato i conti dell'azienda, portando a dei risultati disastrosi.
Grazie a un recente report del giornalista Jason Schreier di Bloomberg abbiamo anche una misura della perdita in termini numerici. Si parla di una perdita di $200 milioni per la società madre Warner Bros. Discovery.
Lo stesso report racconta anche delle condizioni di lavoro disastrose che, tra le altre cose, impediva ai neoassunti di sapere dell'esistenza di Suicide Squad: Kill the Justice League se non all'ultimo.
Rocksteady stava originariamente sviluppando un prototipo con nome in codice Stones, un originale gioco di risoluzione di puzzle multiplayer dopo Batman: Arkham Knight. Tuttavia, i co-fondatori Jamie Walker e Sefton Hill hanno detto allo staff nel 2016 che avrebbero dovuto lavorare su Suicide Squad, con la speranza di lanciarlo entro il 2019 o 2020.
Nonostante nessuna esperienza in questo campo, Rocksteady ha deciso di optare per un modello di gioco live service, supportata anche dall'entusiasmo di Warner Bros.
Questo progetto era tenuto segreto ai neoassunti, che hanno espresso una certa sorpresa per la scelta di Rocksteady, a causa del pedigree dello studio. A seguito del ricevimento di questa informazione, Schreier riporta che molti dei neoassunti se ne sono andati di conseguenza una volta iniziati i lavori, proprio perché non convinti da ciò che stavano facendo.
Per altro, sempre secondo il report, sembra che la stessa visione del gioco sia cambiata più volte in corsa, passando dal combattimento corpo a corpo all'azione più incentrata sulle armi da fuoco. Uno di questi esempi è il personaggio di Capitan Boomerang, che ha improvvisamente cominciato a utilizzare le pistole invece del suo... boomerang.
Speriamo che queste situazioni non capitino più all'interno dello studio, per il loro bene. Per il futuro, sembra che Rocksteady voglia fare dietrofront e tornare alle origini. Speriamo bene.