Con l’apertura dei preordini per i primi titoli di Nintendo Switch 2 in Giappone, è emerso un dettaglio che potrebbe segnare un cambiamento importante nel modo in cui intendiamo il “gioco fisico”.
Tutti i giochi third-party finora annunciati in formato fisico, infatti, non contengono effettivamente il gioco sulla cartuccia.
Si tratta di quello che Nintendo ha ribattezzato come Game-Key Card: delle cartucce che fungono da “chiave” per sbloccare il download del gioco tramite lo store digitale.
Questa nuova formula, a metà tra il fisico e il digitale, è stata spiegata ufficialmente così: «Le Game-Key Card sono diverse dalle classiche cartucce di gioco perché non contengono i dati completi. Servono solo a scaricare il gioco completo da internet. Una volta scaricato, è necessario inserire la card per avviare il gioco come una normale cartuccia fisica.»
Una vera rivoluzione — o, per alcuni, un’involuzione — soprattutto considerando che una delle forze della prima Switch era proprio la possibilità di possedere e conservare fisicamente i giochi, indipendentemente dall’esistenza dello store online.
Secondo quanto riportato da VGC e verificato sul sito giapponese di Yodobashi Camera, 11 titoli third-party in uscita per Switch 2 sono tutti identificati come Game-Key Card, come visibile dal logo specifico stampato sulle copertine.
Tra questi figurano titoli molto attesi come Bravely Default: Flying Fairy, Sonic X Shadow Generations, Street Fighter 6 e Yakuza 0: Director’s Cut.
Le uniche eccezioni riguardano due giochi di Marvelous (Rune Factory: Guardians of Azuma e Story of Seasons: Grand Bazaar), ma si tratta di edizioni aggiornate di giochi per la prima Switch, e non veri e propri titoli nativi Switch 2 (console preordinabile su Amazon).
Attualmente non è chiaro se questo sistema sarà adottato anche in Occidente. Sappiamo che almeno Street Fighter 6 e Bravely Default: Flying Fairy saranno distribuiti con Game-Key Card anche in Europa e Stati Uniti.
Altri titoli, però, presentano differenze: ad esempio, Daemon X Machina nella versione britannica su Amazon UK non mostra il logo della Game-Key Card, mentre il gioco No Sleep for Kaname Date sì. In pratica, il futuro è ancora incerto.
Questa scelta di Nintendo — che speriamo non diventi una regola anche per i titoli first-party o per l’Occidente — sembra andare controcorrente rispetto alla promessa di un’esperienza di gioco “fisica” che dia sicurezza e longevità.
Se una cartuccia non contiene il gioco, allora che senso ha definirla “fisica” Capisco le ragioni logistiche o economiche dietro questa soluzione, ma se davvero diventerà la norma, rischiamo di perdere per sempre quella sensazione di possesso reale su un videogioco.
Del resto, sembra proprio che l'industria dei videogiochi non voglia abbandonare i giochi fisici, il che è tutto dire.