La strategia di Sony di concedere in licenza i suoi franchise dormienti potrebbe rappresentare una nuova speranza per numerosi titoli storici che da anni attendono un ritorno sulle scene.
Una recente indagine condotta tra i lettori di Push Square rivela un dato sorprendente: oltre il 72% degli intervistati approverebbe l'idea che PlayStation affidi a publisher esterni lo sviluppo di nuovi capitoli per serie videoludiche ormai accantonate.
Questo approccio, già sperimentato con titoli come Patapon ed Everybody's Golf, sta consentendo a franchise storici di rinascere come esperienze multipiattaforma, disponibili non solo su PS5 ma anche su Nintendo Switch e PC.
L'universo PlayStation custodisce un patrimonio impressionante di proprietà intellettuali che potrebbero ancora oggi conquistare vecchi e nuovi giocatori. Serie come Gravity Rush, Soul Sacrifice e Tokyo Jungle, nate sotto l'egida del compianto Japan Studio, rappresentano solo la punta dell'iceberg di un catalogo ricchissimo che attende di essere riscoperto.
La chiusura di studi interni e il riorientamento strategico di Sony verso produzioni AAA hanno lasciato numerosi franchise in un limbo creativo.
Al di là delle produzioni giapponesi, il vault di PlayStation include autentiche leggende occidentali: WipEout, con la sua estetica futuristica e il gameplay adrenalinico (avvistabile ancora su Amazon), The Getaway, che anticipò di anni l'approccio narrativo di GTA, e MotorStorm, che ridefinì il concetto di racing off-road sulle console di settima generazione.
Senza dimenticare Twisted Metal (il cui reboot è stato cancellato), Cool Boarders e molti altri titoli che hanno segnato l'infanzia videoludica di intere generazioni.
La strategia di licenziamento a publisher esterni come Bandai Namco rappresenta un compromesso interessante. Da un lato, Sony può mantenere la proprietà intellettuale delle sue creazioni più iconiche; dall'altro, consente a team di sviluppo esterni di dare nuova linfa a franchise che altrimenti rimarrebbero dimenticati.
Sebbene possa risultare malinconico vedere franchise nati come esclusive PlayStation diventare multipiattaforma, la maggioranza dei fan sembra preferire questa soluzione all'alternativa: l'oblio totale.
In un'industria che spesso guarda solo avanti, questa strategia potrebbe rappresentare un modo intelligente per onorare la ricca eredità di PlayStation senza sacrificare gli obiettivi commerciali dell'azienda.
Vero anche che mesi fa Hermen Hulst, co-CEO di PlayStation Studios, ha cercato di rassicurare i fan circa l'eventuale ritorno di IP storiche PlayStation.
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