Il mondo delle console Xbox, un po' come già fatto da quello PC, sta vivendo una importante virata verso il supporto solo digitale. Possiamo pensare al caso di Hellblade II, una uscita importante per Microsoft che non ha avuto alcune release fisica, ma anche agli annunci relativi ad Avowed.
Nei giorni scorsi, infatti, la compagnia ha fatto sapere che proporrà sul mercato anche una Premium Edition con dei contenuti bonus, ma con un dettaglio non proprio carino per i collezionisti: nella scatola ci sarà solo il codice del gioco, e non il disco.
Il motivo è presto detto: buona parte della line-up di console Xbox, come le Series S e le nuove Series X, non ha proprio il lettore disco, e questo significa che se il gioco fosse su disco questi utenti non potrebbero comprare la Premium Edition.
Non tutti, però, hanno preso la notizia di buon grado: come segnalato da PureXbox, molti giocatori su Twitter si stanno lamentando con Microsoft, pregandola di non dimenticarsi di chi ama il supporto fisico e di continuare a offrire una possibilità di scelta.
«Non mi interessa più da quando ho saputo che c'è solo un codice da riscattare dentro la scatola. Allora quale sarebbe il senso della steelbook?» ha scritto un giocatore, commentando l'annuncio.
Sotto un cinguettio della presidente Sarah Bond, che parlava proprio delle possibilità di scelta offerte da Xbox, portando le sue proposte anche su mobile, un giocatore ha sottolineato che, dato che si parla di offrire «possibilità di scelta», spera che Xbox «non si dimentichi di noi giocatori con il supporto fisico. Non vogliamo i codici nelle confezioni».
È difficile, però, pensare che questo processo da parte di Microsoft possa invertirsi: la compagnia ha puntato fortemente sulla capillarità di Game Pass (lo trovate su Instant Gaming), un servizio che rende i giochi immateriali per definizione, abituando i giocatori a non comprarli singolarmente e quindi a non avere un supporto fisico su cui giocarli.
Il fatto che anche le console abbiano seguito lo stesso approccio, facendo in modo che si valuti più di abbonarsi a Game Pass che non di comprare il singolo gioco su disco, appare abbastanza naturale, in questo senso.
Si tratta, comunque, di una tendenza generalizzata del mercato, sia in termini di abbonamenti che di proposte delle console: sappiamo che anche Sony ha lanciato PS5 Pro priva di lettore fisico, in modo da dirottare tutti gli acquisti alle pagine (e ai prezzi) del suo PlayStation Store. In precedenza, inoltre, anche la compagnia giapponese ha proposto delle edizioni speciali e da collezione con dentro la scatola solo il codice del gioco, per renderle vendibili anche a chi aveva comprato PS5 Digital.
Vedremo dove sarà il mercato delle copie fisiche da qui ai prossimi dieci anni, allora, considerando i tanti e recenti cambiamenti vissuti dall'industria.