La presidenza degli Stati Uniti ha recentemente confermato l'intenzione di mantenere la promessa fatta durante la campagna elettorale, imponendo dazi sulle importazioni.
Una mossa che sta ovviamente causando agitazione nei diversi settori dell'industria, incluso naturalmente il panorama videoludico: questa strategia potrebbe infatti portare a gravi conseguenze per i consumatori, e non solo a livello di prezzo per i videogiochi finali.
Nelle ultime ore sta infatti emergendo un'ipotesi particolarmente pesante per chi ama collezionare le copie su disco: i dazi imposti dalla presidenza Trump potrebbero spingere i publisher ad accelerare l'addio ai giochi fisici, la cui produzione potrebbe essere interrotta nel breve termine.
L'allarme è stato lanciato dall'esperto di mercato Mat Piscatella dal proprio profilo BlueSky (via GameSpot): pur sottolineando che si tratta solo di una sua opinione, l'analista pensa che non dovremmo stupirci qualora gli editori videoludici andassero in questa direzione.
«Non mi sorprenderebbe vedere che i giochi fisici soggetti ai dazi venissero semplicemente smessi di essere prodotti, con gli editori che passerebbe a una strategia interamente digitale.
Che caos».
Very small piece of all this, but it wouldn't surprise me to see physical games that would be subject to tariffs simply not get made, with pubs moving to an all digital strategy. What a mess.
— Mat Piscatella (@matpiscatella.bsky.social) 2025-03-04T13:21:42.392Z
Le vendite fisiche sono in costante declino da anni, con le copie digitali che stanno ormai prendendo il sopravvento sulle scelte finali dei consumatori videoludici, garantendo allo stesso tempo maggiori profitti per i produttori di console.
Non è un caso che Sony ha recentemente scelto di lanciare la sua PS5 Pro senza l'unità disco integrata (ma che trovate su Amazon), o che Xbox ha deciso di realizzare versioni della sua Series X interamente digitali: esiste ormai un mercato, non più ignorabile, che ha smesso di acquistare e supportare i giochi fisici.
E i dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbero potenzialmente accelerare il progressivo abbandono di questo formato, mettendo una virtuale pietra tombale sui giochi su disco.
Devo ovviamente sottolineare che queste sono attualmente solo supposizioni e che non è ancora arrivata alcuna conferma su quella che sarà la reazione dei publisher di fronte a questa guerra commerciale, ma alla fine penso che a pagare davvero saranno solo i consumatori. Come sempre accade in questi casi.
Un'altra ipotesi lanciata in precedenza da Piscatella riguardava invece un possibile aumento di prezzi delle copie fisiche, che allo stesso tempo potrebbe portare gravi conseguenze perfino al mercato digitale: potrebbe esserci infatti il forte rischio di adeguamento dei prezzi.
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