Death Stranding è un gioco spesso contemplativo, che consiste nel trasportare merci attraverso il paese e nel cercare di non cadere mentre lo si fa.
Il titolo di Kojima Productions, che potete trovare su Amazon a prezzo basso, è infatti un gioco sicuramente molto originale.
In attesa dell'uscita del secondo capitolo, è emersa ora una curiosità niente male sulla serie.
Sembra infatti che la figura del corriere vista nel gioco di Kojima sia infatti ispirata a una reale occupazione tradizionale giapponese (via GamesRadar).
Un thread su X/Twitter ha recentemente approfondito una delle professioni più strane del Giappone, quella dei bokka, che sono fondamentalmente portatori che trasportano i rifornimenti in aree montuose dove i veicoli non possono accedere.
«Un bokka usa una scala di legno personalizzata per trasportare 100-165 kg di provviste durante marce di un giorno», spiega il thread.
Death Stranding è quindi sempre stato un simulatore di bokka non tanto segreto, all'insaputa di chi non conosceva la professione prima che gli algoritmi dei social media ci illuminassero.
Un ruolo simile esiste in alcuni paesi europei, tra cui la Slovacchia, quindi il team di Kojima Productions non stava esagerando su quanto possa essere complicato il semplice atto di camminare.
Si dice che alcuni corrieri di montagna abbiano scalato il Monte Fuji trasportando oltre 100 kg, e si può immaginare il loro dolore quando un passo sbagliato ha fatto cadere il loro carico (se avete giocato a Death Stranding, potete sicuramente immaginarlo).
Death Stranding 2: On The Beach dovrebbe continuare ad ampliare la cosa quando verrà lanciato nel corso del prossimo anno.
Ricordiamo anche che Kojima ha confermato anche i lavori su un nuovo progetto di "azione e spionaggio", che in molti pensano essere l'erede spirituale di Metal Gear Solid.
Questo, senza contare anche gli aggiornamenti per il film dedicato proprio a Death Stranding.