A breve, il rilascio di software con all’interno bug riconosciuti e non corretti diventerà un crimine in Giappone.Il Ministro della Giustizia Satsuki Eda ha approvato il 27 maggio scorso questo emendamento legislativo atto ad equiparare la diffusione di virus informatici ad un crimine. La legge specifica che il malfunzionamento di software deliberatamente contro la volontà dell’utente sarà classificato come virus.Il Ministor Eda poi, ha spiegato con un esempio l’opinione del Governo a riguardo dei virus:”Per istanza, se un software gratuito viene rilasciato e, un utente fa notare allo sviluppatore l’esistenza di un bug se questi non lo risolve nonostante l’avviso, verrà considerato un crimine“.L’iter di approvazione legislativo dovrebbe rendere effettiva la legge per quest’estate. A legge approvata la pena massima sarà di 3 anni.