Nel bel mezzo del lancio delle console next-gen, soltanto Nintendo poteva pensare di rispondere con uno spin-off di Zelda come Hyrule Warriors: L'Era della Calamità.
Abbiamo già espresso il nostro giudizio in merito a questo delizioso musou prequel ispirato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, premiandolo per il lavoro congiunto della Grande N con Koei Tecmo.
Tuttavia, spolpandolo per bene, non ci si può non interrogare riguardo alla possibilità che Hyrule Warriors - già al secondo capitolo - diventi una serie o che ci siano altri spin-off simili in futuro.
A tal proposito si è espresso il producer della serie di Zelda Eiji Aonuma che, in un'intervista concessa a IGN US, ha rivelato il modus operandi di Nintendo sulla materia dei "crossover" e se questo modo di gestirli permetterà di averne altri in futuro.
«Siamo sempre alla ricerca di progetti creativi validi, ma questi arrivano solo quando alcune condizioni diverse si allineano.Quindi, penso sia difficile per noi avere un controllo consapevole sulla frequenza».
Spesso, come fu nel caso di Tokyo Mirage Sessions #FE con Atlus, sono le compagnie partner di Nintendo a farsi avanti e proporre tali idee, per cui molto probabilmente tanto dipende dalla buona disposizione della casa di Kyoto nei riguardi di queste proposte e la loro fattibilità in termini di business.
Quanto ad un terzo Hyrule Warriors, le circostanze potrebbero «allinearsi di nuovo» ma «prenderemmo quella decisione basandoci solo sui suoi meriti creativi, come abbiamo fatto stavolta».
Hyrule Warriors: L'Era della Calamità ieri ci ha fatto anche sorridere per la resa non eccezionale della copertina svizzera, ingolfata di loghi per ragioni non troppo comprensibili.
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