Horizon Zero Dawn Remastered "deludente" su Steam, ma c'è un perché

Horizon Zero Dawn Remastered è l'ultimo gioco per PlayStation lanciato con recensioni “miste” su Steam, ma c'è una ragione.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Quest'anno Sony ha pubblicato diversi giochi first-party su Steam, la maggior parte dei quali è stata lanciata con recensioni “miste” a causa dell'obbligo di accedere con un account PlayStation Network.

God of War: Ragnarok (che trovate fisico su Amazon) è stato il gioco più recente, ma anche Concord (RIP), Ghost of Tsushima e Helldivers 2 hanno ricevuto lamentele a causa di tale requisito.

Ora, dopo il lancio delle scorse ore, sembra che anche Horizon Zero Dawn Remaster abbia subito lo stesso destino: il gioco richiede nuovamente un account PSN per essere giocato.

Nelle prime 24 ore di pubblicazione su Steam, Horizon Zero Dawn Remastered ha ricevuto più di 100 recensioni negative, la maggior parte delle quali condivideva la rabbia per i requisiti di accesso di PlayStation che, a questo punto, non dovrebbero sorprendere (via The Gamer).

Oltre al requisito dell'account, i giocatori hanno citato tra i motivi delle loro recensioni negative i frequenti problemi di crash e la necessità di essere connessi a Internet, nonostante si tratti di un gioco per giocatore singolo.

Un commento ha suggerito: «Il collegamento obbligatorio all'account non ha posto in un gioco per giocatore singolo», diventando uno dei commenti più apprezzati.

Nessuno vuole scatenare una crociata contro l'integrazione dei servizi, ma imporre ai giocatori PC di dover legare un titolo single-player a un sistema esterno – soprattutto quando parliamo di una piattaforma concorrente come il PlayStation Network – è una scelta che, come minimo, fa storcere il naso.

Per molti, questa è una barriera psicologica e tecnica che va contro la natura stessa del gaming su PC, storicamente sinonimo di libertà e personalizzazione.

È come un’intrusione in un ambiente in cui i giocatori cercano autonomia. I commenti su Steam parlano chiaro: il fastidio è palpabile, e i voti calano non per il gioco in sé, ma per questa forzatura esterna.

Ad ogni modo, la nostra Stefania ha recensito il gioco alcuni giorni fa: leggi la review.

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